Abbigliamento
Sneakers: la storia dietro alla scarpa più amata di sempre
Negli anni, le sneakers hanno cambiato radicalmente il mondo della moda e della cultura, diventando il tipo di scarpe più acquistate e usate.
Vale sia per le sneakers uomo come per quelle da donna.
Oggi sono ai piedi di tutti, uomini, donne, bambini e persino anziani, tutti possiedo almeno un paio di sneakers: che siano l’ultimo modello in edizione limitata o che si tratti di una semplice scarpa da ginnastica, non ha importanza.
Ma quando sono nate le sneakers di preciso? E come sono arrivate ad avere il successo di oggi?
Le origini delle sneakers
Prima di arrivare alle sneakers uomo come le conosciamo oggi, che hanno vasti modelli, colori e tipologie, facciamo un passo indietro.
La storia delle sneakers ha origine in America quando i nativi americani utilizzavano una resina ricavata dagli alberi di caucciù: il lattice. Con esso ricoprivano la pianta del piede per proteggersi da terreni duri e impraticabili.
Con l’obiettivo di rendere il lattice più resistente nel 1893 fu scoperto il processo di vulcanizzazione, ma solo nel 1896, grazie alle Olimpiadi di Atene la scarpa divenne un vero e proprio fenomeno di massa.
Nel 1919 un nuovo modello di scarpe fu perfezionato e messo in vendita, si trattava di un tipo di calzatura che combinava comfort, praticità, resistenza. Si adattarono perfettamente alla vita quotidiana diventando una scelta popolare anche per le occasioni casual e lavorative.
Cominciarono ad essere prodotte in serie e presero il nome di sneakers perché erano così silenziose che chi le indossava poteva avvicinarsi di nascosto a qualcuno (dal verbo to sneak).
La storia di Adidas, altra sneaker iconica, inizia nel 1924 quando Adolf (Adi per gli amici) Dassler, insieme al fratello Rudolf, avviano la produzione di scarpe da ginnastica in Baviera.
Con l’obiettivo di migliorare le prestazioni degli atleti, il marchio guadagna prestigio grazie alle vittorie di atleti olimpici che indossano le loro scarpe.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, i fratelli si dividono, con Adi fondatore di Adidas e Rudolf di Puma. La rivalità tra i due marchi porta a una continua innovazione nel settore delle calzature sportive.
Negli anni ’50, le sneakers non erano più solo calzature sportive, ma stavano diventando un’icona culturale, simbolo di ribellione e emancipazione insieme ai jeans e alla giacca in pelle.
Il boom degli anni ‘80 fino ai giorni nostri
Negli anni ’80, il mercato delle sneakers ha sperimentato un boom senza precedenti, con circa 30 milioni di persone che le indossavano per fare sport o per il tempo libero.
Un evento chiave in questo successo è stato il coinvolgimento di Michael Jordan, uno dei più grandi giocatori di basket NBA. La sua partnership con Nike ha portato alla creazione delle iconiche Air Jordan, scarpe che hanno ridefinito lo stile e la cultura delle sneaker.
Anche dopo il ritiro di Jordan, le Air Jordan hanno mantenuto la loro popolarità, diventando le sneaker più vendute di sempre e contribuendo a definire uno stile di vita urbano e una generazione intera.
La convergenza tra tecnologia, moda e sneakers ha trasformato una calzatura precedentemente considerata poco elegante in un’icona di stile, facendola diventare parte integrante degli outfit da ufficio, hanno anticipato questa tendenza figure come Giorgio Armani e Piero Chiambretti.
È così che le sneakers sono diventate un simbolo di status, stile e prestazioni, rappresentando un punto di convergenza tra moda, tecnologia e cultura giovanile.