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Regina Carlotta, lo spin-off di Bridgerton che influenzerà le tendenze contemporanee
Il prequel di Bridgerton non è una serie frivola ma, pur se un po’ folle, una storia ottocentesca realmente esistita.
Innamorati già delle due stagioni di Bridgerton, abbiamo atteso con pazienza il prequel della serie uscito il 4 maggio de La Regina Carlotta. Esordita come uno dei personaggi più importanti del cast, Golda Rosheuvel ha interpretato il ruolo di Queen Charlotte in maniera eccellente, quasi come se fosse nata proprio per essere regina!
Nello spin-off di Bridgerton invece, la serie ripercorre la storia della sovrana, interpretata da India Amarteifo, dalla giovinezza alla sua ascesa al potere. Anche se sembrava non poterci entusiasmare come l’eccitante storia fra Daphne e il duca di Hastings Simon, la storia della Regina Carlotta si è rivelata assolutamente profonda e significativa.
La regina Carlotta: una storia di Bridgerton
La miniserie si apre con un matrimonio combinato tra la giovane regina data in sposa al Re Giorgio. Inizialmente arrabbiata perché non vuole saperne di unirsi ad uno sconosciuto, la 17enne Carlotta impara ad apprezzare quell’uomo inizialmente non voluto, dando inizio ad una grande e vera storia d’amore.
Tuttavia, la storia racconta anche un cambiamento sociale in Inghilterra, col debutto di una regina nera al potere, portando così alla nascita dell’alta società inglese in cui vivranno successivamente i nostri cari personaggi di Bridgerton.
La vera storia della Regina Carlotta
Ma la Regina Carlotta è esistita davvero? Certo che sì. Sophia Carlotta di Meclemburgo-Strelitz è stata regina di Gran Bretagna e Irlanda in quanto moglie di re Giorgio III, regnando dal momento del loro matrimonio celebrato nel 1791. La sovrana morì nel 1818, dopo aver dato alla luce quindici figli.
Come mostrato nella serie Netflix, anche la vera Queen Charlotte aveva una passione per i fiori, per cui ha infatti patrocinato la nascita dei giardini reali di Kew. Un’altra sua passione erano i Pomerania, i suoi cani da cui non si separava mai: infatti ne portò due con sé, quando si spostò dalla Germania all’Inghilterra.
Il fulcro della storia di Queen Charlotte
La Regina ha avuto un matrimonio felice, ma anche molto difficile a causa della malattia del Re Giorgio, all’epoca etichettata come pazzia. Oggi sappiamo che si trattava di porfiria, una malattia ereditaria che con il passare del tempo diventa sempre più grave.
Al centro della scena quindi non è stata la passione sessuale della gioventù, bensì la vedovanza – che accomuna la Regina, Lady Violet e Lady Danbury – legata al senso di solitudine e al desiderio profondo di un amore che duri per sempre.
Lo stile del prequel di Bridgerton
Se con l’uscita della seconda stagione di Bridgerton, lo scorso anno, lo stile Regency ha condizionato gli acquisti del grande pubblico… cosa succederà dopo l’uscita di La Regina Carlotta? Tra i dominanti palazzi accerchiati da alti giardini fioriti, le dame di corte del XVIII secolo seguivano un dresscode assolutamente enfatizzato.
Senza rinunciare al tipico corsetto stretto in vita, le forme femminili venivano esaltate con i panier, quella intelaiatura realizzata con stecche d’osso o di balena capace di amplificare a dismisura l’ampiezza dei fianchi. Tra maniche a sbuffo e parrucche alte ed ornamentali, la parola d’ordine era “spettacolarizzazione”.