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Il rossetto, come nasce: la storia negli archivi Guerlain
Rossetto e profumo, due essenziali per completare i nostri look, preziosi sin dall’antichità
Non c’è storia. Possiamo rinunciare a realizzare un make up sofisticato dal fondotinta all’ombretto ma non usciremmo mai senza il nostro rossetto preferito che ci farà sentire sempre in pace con il mondo, pronte a partire alla conquista delle sfide che ci attendono. Una sensazione e un’intesa che proviamo anche con il nostro profumo del cuore, altro essenziale della nostra collezione di prodotti beauty, dalla storia antica e affascinante. Due must have beauty diventati preziosi per la nostra bellezza puramente per caso, come racconta l’archivio di Maison Guerlain.
Il rossetto in stick: Maison Guerlain racconta come è nato
L’archivio di Maison Guerlain raccoglie al suo interno la storia di diversi segreti di bellezza, un posto speciale a Parigi, che le fashion addicted non possono dimenticare di aggiungere alla loro road map francese. Si tratta infatti di un museo della cosmetica dove sono catalogati e conservati prodotti che hanno trecento anni di storia, diretto da Ann Caroline Prazan e che per la prima volta apre al pubblico.
E se quest’estate siete in zona della Senna, potrebbe essere il momento giusto per scoprire la storia misteriosa e antica del rossetto, un prodotto make up che ha conquistato le donne sin dall’antichità, quando lo si stendeva sulle labbra con un pennellino o con un dito, estraendolo da una scatolina che ne custodiva il pigmento.
A farne uno stick fu proprio un impiegato di Guerlain grazie ad un’intuizione che ne ha reso la versione in crema quell’oggetto prêt-à-porter di cui oggi non possiamo fare a meno. Tutto nacque infatti in un negozio di candele, quando guardando la cera si pensò di aggiungere un pigmento ad una base densa che permettesse di applicarlo sulle labbra. Così nel 1870 vide luce un astuccio dorato a base quadrata che al suo interno custodiva una cera a stick color Bordeaux, conservata perfettamente ancora oggi. Il primo rossetto della storia.
Jicky, il primo dei primi profumi moderni: una fragranza da regina
Nel 1889 un altro cosmetico prezioso e affascinante si apprestava a catturare la nostra attenzione e soprattutto le nostre narici. Il primo profumo moderno fu Guerlain: si chiamava Jicky e catturò immediatamente l’attenzione della Regina Elisabetta II, amante della fragranza L’Heure Blue.
A distinguerlo non solo la boccetta in vetro iconica con le api, la Bee Bottle giunta fino ad oggi, ma anche l’essenza: un mix di più note, composto da ingredienti sintetici che per la prima volta si presentavano come alternative alle fragranze uniche, aprendo così la strada a profumi dai composti più variegati. La Bee Bottle fu creata per Eugenia, imperatrice e sposa di Napoleone III. Un profumo che dal design all’essenza ancora oggi preserva la sua regalità, incisa nella sua storia.