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Addio ad Alber Elbaz, morto a soli 59 anni a causa del Covid
Il mondo intero dice addio ad Alber Elbaz, il celebre stilista è morto a Parigi, a soli 59 anni, a causa del Covid nonostante fosse vaccinato
Il mondo della moda dice addio ad Alber Elbaz, lo stilista israeliano famoso per i fiocchi, le ruche e i colori vibranti. Quello di Alber Elbaz è un epilogo triste e improvviso, arrivato per causa del Covid-19, nonostante lui si fosse già vaccinato.
A spezzare la vita di Alber Elbaz è stata la variante sudafricana del Covid, resistente al vaccino e alle terapie. Il celebre stilista è morto sabato 24 aprile a Parigi a soli 59 anni.
Alber Elbaz è nato in Marocco da una famiglia ebrea marocchina, è cresciuto in Israele e sin da giovanissimo si è trasferito a New York per assecondare la sua passione per la moda. Da ragazzo ha lavorato in un’azienda di abiti da sposa dove si è “fatto le ossa”, per poi passare a Geoffrey Beene dove è rimasto per sette anni. Dal 1996 al 1998 ha lavorato per Guy Laroche e nel 1998 è arrivata la grande occasione da Yves Saint Laurent.
Alber Elbaz morto a soli 59 anni
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Nel 2001 approda a Lanvin e ci resta fino al 2015, prende per mano l’azienda francese e la fa decollare, i suoi capi sono frou frou e allegri, colorati e irresistibili. Il periodo da Lanvin è bellissimo e all’insegna della creatività, i vestiti incontrano i gusti del pubblico e delle star e le sfilate, momenti di poesia e allegria. L’iconico abito da cocktail è diventato una pietra miliare nel mondo fashion, con drappeggi e fiocchi, ruches e orli tagliati a vivo.
I vestiti Lanvin di Alber Elbaz sono stati sfoggiati da Demi Moore, Uma Thurman, Nicole Kidman, Rihanna, Catherine Deneuve, Kate Moss e tante altre. Nel 2012 Meryl Streep ritirò l’Oscar per The Iron Lady fasciata di un abito Lanvin, ed era meravigliosa.
Il divorzio con Lanvin arriva nel 2015 a causa di un dissidio con l’imprenditrice taiwanese Shaw-Lan Wang, proprietaria del brand. Inutile negare che dopo di lui, Lanvin ha perso personalità e appeal. Nel 2016 Alber Elbaz era stato premiato con la Legion d’onore, la più alta onorificenza della Francia.
Alber Elbaz e il Covid
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Da qualche mese Alber Elbaz aveva annunciato la nuova avventura con il marchio AZ Factory, fondato insieme a Johann Rupert.
Alber Elbaz era molto spaventato dal Covid e durante un’intervista per la rivista Numéro aveva raccontato:
“Sono un vero ipocondriaco, quindi preferisco sempre essere in una grande città, vicino a un ospedale, per ogni evenienza … Specialmente adesso. Ogni volta che c’è una consegna, sento che il nemico mi attaccherà. È un momento surreale, ogni bussare alla porta crea paura in me. E questo va contro la mia filosofia di vita, non aprire la porta agli altri. Devo dire che stiamo attraversando un momento bizzarro. Questi sono tempi molto strani e lunghi giorni tristi per me e per tutti noi. Credo che il nostro cervello sia addestrato ad affrontare il post trauma. Voglio credere che si riuscirà a tornare a un po’ di modestia, umiltà e semplicità. Stavamo vivendo maratone folli. Forse questo è il momento per riflettere. Il tempo e la bellezza sono le mie definizioni di lusso”.
Salutiamo Alber Elbaz con il sorriso , anche se mancherà moltissimo a tutti noi.
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