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Parigi Fashion week, Raf Simons con la sua collezione uomo primavera-estate 2014 divide
Tra i primi a scendere in campo nella capitale francese, Raf Simons suscita subito qualche perplessità, risvegliando (e non è poco) il diritto al dissenso.
Non tutte le collezione scivolano sulle passerelle, lasciando il pubblico estasiato, ammirato e concorde. A volte l’incanto si spezza all’improvviso e voci di dissenso cominciano a farsi sentire. A rumoreggiare. A creare brusio. A Parigi, dove è appena iniziata la settimana della moda uomo, le creazioni di Raf Simons per la primavera-estate 2014 hanno, diciamo così, diviso i presenti.
Un tam tam poi ripreso anche su twitter che inevitabilmente ha fatto, come sempre del resto, da cassa di risonanza. Indice puntato dunque sulle sue maxi camicie (che a volo ci ricordano i mini abiti della fine degli sessanta) ricce di scritte, slogan ed accenti optical, sulle minigonne nere (qui strette da una fusciacca a treccia) e su un gran numero di stratificazioni più o meno eccentriche.
Scelte che a quanto pare non hanno accontentato tutti, suscitando alcuni commenti malevole ed aprendo, per forza di cose, la strada alla polemica. Tuttavia non sono neppure mancati gli elogi, i rapimenti estatici e gli applausi. Del resto dicevano gli antichi, mettendo così tutti d’accordo (o quasi): De gustibus non est disputandum.
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