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Moschino uomo primavera-estate 2014 sfila a Shanghai
A Shanghai, perla della Cina, città da sempre internazionale, Moschino trova la sua ispirazione più convincente. Un palcoscenico da cui affascinare il popolo della moda. Il mondo capriccioso e volubile del glamour.
Lasciando dietro di sé una scia di colore e grandi applausi, Moschino ha sfilato a Shanghai, città-mito. Luogo dove i grattacieli sfidano il cielo ed il tempio di Longhua si riflette nello sguardo sempre un poco attonito, sempre un poco stralunato dei tanti turisti.
In questa cornice dove passato presente e futuro si incrociano, il celebre marchio italiano, che quest’anno festeggia i trent’anni di attività, ha mandato in passerella una collezione mossa, viva di fantasie, di rossi intensi, di grigi che si aprono in disegni marezzati, ma che a tratti ci appaiono quasi come fulmini che saettino sopra il cielo della città o magari ci evocano – perché no – le grandi insegne al neon che dominano ormai da tempo la grande metropoli d’Oriente.
Dalle giacche svelte a due bottoni ai giubbetti slim in pelle rossa, dagli ensemble lucidi per la sera agli spezzati più impegnativi (citiamo a volo il jacquard qui magnificamente intessuto di fili neri, rossi o dorati. Un vero inno al glamour più spavaldo), notiamo sempre il tocco innovativo di Moschino, quella sua capacità, invidiata da molti, di farsi notare sempre e ovunque.