Acconciature
Festival di Cannes 2013, le acconciature più chic della Croisette
Non solo abiti da favola, ma anche acconciature meravigliose. Quest’anno le signore del Festival di Cannes hanno scelto soprattutto i raccolti, per essere particolarmente chic.
Tantissime acconciature, alcune molto eleganti, altre meno per il Festival di Cannes 2013, che come sempre si conferma come uno degli appuntamenti glam del mondo. In questi giorni abbiamo avuto il piacere di ammirare abiti meravigliosi, tutti firmati da stilisti importanti. Quello che però si tende a dimenticare è il look, che permette di valorizzare i vestiti. Le acconciature sono sempre un punto forte e quest’anno possiamo decretare la tendenza chignon.
Davvero numerose le attrici e le modelle che hanno deciso di raccogliere completamente i capelli, a partire da Carey Mulligan, che ha optato per uno chignon a fiore, a Jessica Biel, ma anche Kirsten Dunst e Freida Pinto, che invece ha sfoggiato uno chignon basso e morbido. Lasciare libero il collo e incoronare il volto con un ciuffo o un riccio dona sempre una certa classe. E sicuramente se non possiamo permetterci di indossare certi vestiti, potremmo almeno copiare le acconciature per qualche occasione importante.
Non elegantissima, ma molto originale, inoltre, la coda rivestita di Adriana Karembeu. Questa soluzione è stata forse la più particolare. Le code di cavallo, invece, non hanno in generale avuto tanto successo. La più raffinata e sobria è stata quella Berenice Bejo. Favolosi anche i capelli di Nicole Kidman, che per questo Festival si è mostrata naturale, con qualche rughettina. L’unico escamotage è stato una falsa coda o chiamiamolo un semi raccolto, tirato lateralmente che regala un effetto botox. Risultato? Stupenda.
Hanno parlato poi tutti dello chignon, stile Hair (il musical), di Marion Cotillard, che appare sempre una creatura raffinata ed elegante, qualsiasi look scelga. Infine, i capelli sciolti: tantissime le star che hanno optato per lunghe chiome all’aria, prima tra tutte la bella Sharon Stone, mentre non sono stati per nulla valorizzati i tagli corti.