Abbigliamento
Il Galles secondo Alexander McQueen, la sfilata autunno inverno 2020-2021 alla Paris Fashion Week
Sarah Burton porta in scena la nuova collezione Alexander McQueen per l’autunno inverno 2020-2021 sulle passerelle della Paris Fashion Week.
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Giù il cappello per Sarah Burton. La sfilata Alexander McQueen per l’autunno inverno 2020-2021 è stata presentata nella penultima giornata della Paris Fashion Week ed è stata un successo, applaudita e amata anche da chi, come noi, la ammira da dietro lo schermo di un computer. Due volte l’anno Sarah Burton fa un lungo viaggio per trovare l’ispirazione da cui costruire la collezione. Per l’autunno inverno 2020-2021 ha scelto il Galles, la storia e la tradizione di questo paese, tanto amato dall’indimenticato fondatore della griffe.
La sfilata va in scena al Carreau du Temple, un mercato parigino dell’Ottocento coperto e in ferro battuto che si trova nel quartiere di Marais. Quest’anno ricorre il decimo anniversario della morte di Alexander McQueen che si è suicidato l’11 febbraio del 2010. Quest’anno “l’hooligan della moda” avrebbe compiuto 51 anni. Sarah Burton ha raccolto l’eredità di McQueen e l’ha fatta sua, è come una missione di vita andare avanti mixando il suo stile e la memoria del suo grande e fragile maestro.
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La nuova collezione, dicevamo, è ispirata al Galles, al suo patrimonio artistico e poetico, alla sua storia, all’arte e al folklore. Sarah e i suoi collaboratori hanno studiato la storia e gli archivi, cercando di ispirarsi alle donne coraggiose e eroiche che hanno fatto la storia di questa terra. La collezione è ricca di dettagli e riferimenti, nulla è lasciato al caso, tutto ha un perché e probabilmente tutto ha anche una storia.
Per Sarah Burton ogni abito ha una storia da raccontare e una memoria da tramandare a chi guarda o indossa le sue creazioni. La designer si ispira alla trapunta allegorica che si trova al Museo nazionale di storia di St Fagans, Amgueddfa Cymru, che è stata cucita a mano, nell’arco di 10 anni, dal maestro sarto James Williams e comprende oltre 4500 patch. In Galles le trapunte erano fatte in flanella recuperata, per quel bisogno di non buttare via nulla, sono ancora oggi una testimonianza della storia, ma anche una metafora della tempra di questo popolo.
Altri riferimenti li troviamo anche nel cappotto doppiopetto con coda di rondine in flanella, realizzata dallo storico mulino inglese Savile Clifford che produce una delle migliori stoffe sartoriali. Il folkore gallese lo troviamo anche nelle decorazioni e nelle stampe, come scudi, piume, ghiande, salmone, ferro di cavallo, anelli e corvi.
Spazio anche agli accessori, in particolare alle borse come la The Story Book bag con doppia maniglia pieghevole e tracolla a catena, e la Shoulder Story bag con maniglia in ottone decorata.
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via | style.corriere