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Gucci Cruise 2020: in passerella un abito con un utero ricamato
In passerella ai Musei Capitolini di Roma l’abito femminista di Gucci con un utero ricamato
Ricordiamolo, per chi no lo sapesse o lo avesse scordato. Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci da gennaio 2015, non può mai e sottolineiamo mai, esserci indifferente. Lo si può amare e molto più facilmente lo si può malsopportare, lo si può definire genio, così come stilista dell’eccesso, ma di sicuro, qualunque sia l’opinione di fondo, è bene sapere che di lui proprio non si può non parlare.
Solo due giorni fa, presso i Musei Capitolini di Roma, in un ambiente fra ombre e (poche) luci, è andata in scena la collezione Gucci Cruise 2020, che ha suscitato non pochi commenti. Bella o non bella, non è questo l’oggetto del nostro disquisire, anche per non offendere lo spirito creativo di sua maestà Ale Michele, che di certo non ama vedere le proprie opere ridotte ad un misero dualismo.
Niente noia quindi, ma tanto sano femminismo. Sì, visto che uno dei capi che ha riscosso maggiore successo era un modello plissettato in giallo oro con un ricamo molto particolare. In pratica un utero femminile a dimensione reale, posizionato sulla gonna in zona basso ventre.
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Motivo, parlare di libertà, anche di decidere del proprio corpo e della possibilità o meno di usarlo per procreare o vedere riconosciuto il diritto ad abortire. Alessandro Michele, con un abito, ha quindi affilato i coltelli e li ha indirizzati contro chi vuole fare la retromarcia sulla legge 194.
Dalla nascita di Chime for Change nel 2013, la campagna globale che sostiene l’uguaglianza di genere, Gucci ha dimostrato il proprio impegno in difesa delle donne, finanziando progetti in tutto il mondo per sostenere i diritti sessuali e riproduttivi, la salute materna e la libertà di scelta individuale.
Scusate quindi se oggi non parliamo di filati pregiati, orli, maniche a campana. Se Alessandro Michele o lo si ama o lo si odia, a questo giro gli facciamo decisamente un inchino. Certo, un po’ come Catullo egli ama che Lesbia (il mondo), nel bene o nel male, parli di lui. Ebbene, in questo caso i riflettori e le nostre parole li merita tutti. Perché diciamolo, un utero su una gonna non è proprio portabilissimo. Ma per le giuste ragioni può anche diventare la decorazione più bella di sempre.
Foto | Facebook – Gucci