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Il nuovo punk di Versace alle sfilate di Milano
Ecco la donna Versace in version punk contemporaneo, ancora più sicura di sé e sensuale.
Eccitante come sempre la sfilata di Donatella Versace, che ha portato sulla passerella milanese una donna punk e rock, sensuale, aggressiva e decisa. Non lascia spazio al dubbio, alle perplessità e non ha paura di esibirsi la signora Versace per l’autunno inverno 2013-2014 e a metà strada tra Matrix e la Madonna degli anni Ottanta, eccola vestirsi con kilt (molto diversi da quelli di moschino), chiodi, punte argentate, pellicce colorate e vinile.
La stilista ha ribattezzato il Punk contemporaneo un Vunk. La differenza è sostanziale. È un nuovo modo di intendere il Punk, ma anche di interpretare la donna, che dopo anni di femminismo e battaglie per le pari opportunità ha capito che non deve essere come un uomo, ma deve affermarsi nella sua diversità. Questo messaggio ricorda un po’ anche quello portato in scena da Krizia.
Non guardo mai indietro e questa collezione guarda diritta al futuro. La cultura gira e torna di continuo, ma devi pensare a come sarebbe il punk oggi. Il Vunk è un nuovo modo di essere glamour e rock’n’roll.
Ha raccontato la stilista alla stampa nel Backstage della sfilata, indossando un completo pantalone in linea con la sua collezione. Quali sono stati i punti forti? Sicuramente il vinile, mischiato a materiali più nobili, come la seta e il tartan, molto bello il cappotto militare, ma anche gli abiti lunghi, intrecciati sul davanti in stile ancella contemporanea. I dettagli sono poi quelli che fanno la differenza: collari e bracciali chiodati, stivali con gambale alto, sempre borchiati.
Divertente la pelliccia, con una stampa animalier (soprattutto zebrata) reinterpretata dagli artisti americani The Haas Brothers. Poi un’ ultima riflessione: la collezione è articolata sul bianco e il nero, cui Donatella abbina colori forti quali il giallo, il rossa e un viola, moto simile a un nero riflessato.
Foto | Getty Images
Via | Ansa