Fashion news
Gucci e il gruppo Kering accusate di evasione fiscale
Sono state accusate di evasione fiscale la maison Gucci e il gruppo kering che controlla il brand italiano dalle fiamme gialle milanesi.
Un’altra importante azienda della moda accusata di evasione fiscale. Secondo quanto riporta IlFattoQuotidiano. Il gruppo Kering, che possiede il marchio Gucci, è stato presa di mira dalla Guardia di Finanza di Milano a causa di una presunta evasione fiscale da 1.5 miliardi di euro con ricavi non dichiarati per 14,5 miliardi.
[related layout=”big” permalink=”https://fashionblog.lndo.site/post/179522/dolce-gabbana-assolti-dallaccusa-di-evasione-fiscale”][/related]
La cifra è emersa dalla verifica fiscale chiesta dalla dalla procura di Milano dalla fine del 2017. Ovviamente il colosso francese rwspinge le accuse e la relazione ora deve essere dalla agenzie delle entrate. Ma da dove arriva una cifra così grande? L’importo sarebbe riferibile ai risultati per gli anni dal 2011 al 2017 di una controllata svizzera, Luxury Goods International (Lgi), con sede a Campedino, vicino Lugano.
“Kering è fiduciosa sui procedimenti attualmente in corso e continuerà a cooperare pienamente in completa trasparenza con le autorità fiscali italiane per difendere tutti i suoi diritti”. Il gruppo inoltre conferma di aver implementato uno stretto monitoraggio dei propri rischi fiscali e ha adottato un approccio prudente nell’apprezzamento delle proprie esposizioni fiscali, in particolare quelle relative alla politica dei prezzi di trasferimento applicata dal gruppo”.
[related layout=”big” permalink=”https://fashionblog.lndo.site/post/139011/prada-sotto-indagine-per-evasione-fiscale-ma-il-brand-parla-di-atto-dovuto”][/related]
Per capire meglio che cosa è successo, bisogna sapere che la Guccio Gucci spa con sede a Firenze che fa parte del gruppo Kering, che detiene il marchio e avrebbe concesso in uso lo stesso marchio Gucci alla LGI svizzera, anche essa parte del gruppo francese, per la distribuzione nel mondo dei prodotti Gucci. Secondo gli investigatori, però, la commercializzazione dei prodotti non avveniva in Svizzera bensì a Milano, dove ha sede l’unità locale della Guccio Gucci. E su quelle vendite, dunque, Kering avrebbe dovuto pagare le tasse in Italia e non, come successo, in Svizzera.