Abbigliamento
L’intimo di Cristiano Ronaldo conquista la rete: 200 e-commerce CR7 aperti in un giorno
L’underwear marchiato CR7 by Cristiano Ronaldo venduto ovunque in rete. In un giorno aperti 200 e-commerce monomarca, dedicati all’intimo del calciatore
Le mutande marchiate CR7 stanno letteralmente conquistando la rete nell’ultimo periodo, precisamente da quando a) Cristiano Ronaldo è stato acquistato dalla Juventus b) la startup Letsell ha lanciato una nuova modalità di business online, che permette di aprire il proprio e-commerce monomarca a costi quasi nulli.
Questa opportunità, colta non solo da tifosi e seguaci del campione ex Real Madrid, ha generato un’ondata (ma forse “tsunami” sarebbe la terminologia più adatta) di aperture di shop virtuali, che nel giro di un solo giorno hanno raggiunto quota 200. Tutti canali di vendita “artigianali” per permettere al popolo di internet di acquistare l’underwear dell’uomo del momento.
L’ex star blaugrana, attuale divo bianconero, è dal 2012 che oltre alla carriera da football player porta avanti anche quella di modello/imprenditore per il marchio che porta le sue iniziali e il suo numero di maglia. Ma probabilmente negli ultimi mesi, grazie alla pubblicità gratuita data dall’acquisto della “vecchia Signora”, l’intimo firmato CR7 è diventato marchio di culto, qualcosa da avere assolutamente per questione di status quo. La moda si sa, è soprattutto questo.
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Non deve essere sembrato vero al popolo della rete di poter addirittura ambire ad avere un punto vendita online dove smerciare in franchising l’underwear di Cristiano Ronaldo. Per giunta a condizioni così facili e vantaggiose come quelle offerte da Litsell, società nata nel 2017 da un’idea degli imprenditori ed esperti di comunicazione e commercio elettronico, Carlo Tafuri, Luca Ferrero e Michele Contrini.
La startup torinese, firmataria di accordi con 120 brand di moda, consente infatti a chiunque, senza necessità di partita IVA e con una spesa minima, di aprire uno store online senza badare alle spese di magazzino, spedizione, eventuali resi e pagamenti. Gli unici oneri a carico dell’esercente, di pecunia e tempo speso, sono legati alla promozione del sito, alla creazione del logo e alla scelta di eventuali promo e offerte.
In media chi apre questo tipo di shop online guadagna il 35% su ogni vendita. Se consideriamo che le mutande CR7 hanno un prezzo di listino di circa 30 euro, all’esercente spettano ad occhio e croce 10,50 su ogni articolo venduto, posto che si mantenga la cifra tonda e non si facciano sconti. Non male. Ammesso e non concesso di smerciare tanto, ovviamente.
Via | Pambianconews