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Calvin Klein 205W39NYC primavera estate 2018: la sfilata a New York, guest Jake Gyllenhaal e Karlie Kloss
Ha sfilato sulle passerelle della New York Fashion Week la collezione primavera estate 2018 di Calvin Klein 205W39NYC che si si ispira ai sogni e agli orrori del mondo del cinema americano. Guarda tutti i look e le celebrity nel front row su Fashionblog
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Ha sfilato sulle passerelle della New York Fashion Week la collezione primavera estate 2018 di Calvin Klein 205W39NYC che si è svolta presso la sede centrale del marchio. L’ispirazione della collezione proposta da Raf Simons guarda al mondo del cinema, a Hollywood e alla sua “fabbrica dei sogni” e alle sue raffigurazioni e sull’onnipotente concetto del “sogno americano”. E’ una visione estetica che ci trasporta in un mondo fatto di eroine, eroi e antieroi. I codici estetici dei famosi protagonisti del cinema vengono abilmente e continuamente rimescolati, il loro significato viene riletto in una nuova interpretazione ricca di colori.
Una scenografia unica con un’installazione site-specific creata dall’artista Sterling Ruby fa da sfondo al fashion show della passerella primavera estate del marchio, sottolineando la stessa armonica estetica ispirazione della collezione. Un nuovo guardaroba di archetipi americani. Special guest nel front row: Brooke Shields, Jake Gyllenhaal, Lupita Nyong’o, Kyle MacLachlan, Mahershala Ali, Rashida Jones, Millie Bobby Brown, Christina Ricci, Norman Reedus, Kate Bosworth, Ashton Sanders, Trevante Rhodes, Caitriona Balfe, Tommy Dorfman, Mackenzie Davis, Pedro Pascal, Trevor Noah, Bernard Sumner, Kelela, Russell Westbrook, Paris Jackson, George Condo, Carolyn Murphy, Helena Christensen, Karlie Kloss, Presley Walker Gerber, Abbey Lee Kershaw, Winnie Harlow, Nina Kraviz, Iris Apfel e Tavi Gevinson.
Sono simboli di thriller, orrore, ma anche di sogni, che ispirano la collezione: perchè non c’è mai alcun orrore senza la bellezza. Ed è così che il vocabolario visivo del cinema fatto di simboli e segni, viene sapientemente tagliato, ricontestualizzato e rimontato, per creare una pluralitĂ nello stesso abito. Molteplici significanti sono combinati in un’unico outfit, per la creazione di nuovi linguaggi estetici, modificati che definiscono una nuova narrazione.
Come spiega lo stesso Raf Simons a margine della sfilata: “Si tratta dell’orrore americano e della bellezza. La moda cerca di nascondere l’orrore e abbracciare solo la bellezza. Ma entrambi sono parte costante della vita. Questa collezione è una celebrazione della vita americana”.
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Le silhouette si richiamano alla couture americana della metĂ del secolo, ma vengono rese industriali, sottolineate dal nylon, dalla gomma appositamente modellata e dalla pelle dipinta a mano. I Pompon giocano su abiti con frange, borse o portachiavi, e le camicie da notte si trasformano in abiti da sera. Superfici materiche sono intervallate da gomma stampata, sbiaditure e schizzi. I colori dominanti della collezione sono l’arancione, il giallo, il nero e il rosso. Le calze a rete, la seta, e la gomma contro la pelle fanno riferimento ad una nuova sessualitĂ , parla dei film che si rifanno alle leggende metropolitane, ai puritani racconti cautelativi fatti agli adolescenti verso i pericoli della trasgressione morale e i pericoli della sessualitĂ giovanile: un avvertimento verso sessualitĂ trasgressiva.
ed è qui che la quintessenza dell’identitĂ di Calvin Klein si riscopre ancora e ancora. Come questi film, Calvin Klein è un’istituzione americana, un simbolo e ne riflette qui e ora con questa collezione un aspetto di quel sogno americano a cui da sempre si ispira. Le iconiche bottiglie di profumo Eternity e Obsessed diventano ciondoli appesi a cinture e borse. Nella sua perpetua esplorazione dell’America, Raf Simons trova Andy Warhol e riscopre il suo lavoro, che ha contribuito a definire l’identitĂ contemporanea della cultura americana. In una collaborazione unica con The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, la collezione comprende una selezione di opere d’arte di Warhol utilizzate come serigrafie. I pezzi comprendono i ritratti di Warhol e della collezionista d’arte Sandra Brant (1971) e la star del cinema Dennis Hopper (1971). Le serigrafie riprendono anche le opere Knives (1981-82), Electric Chair (1964-65) e Ambulance Disaster (1963-64).
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L’orrore si giustappone, sempre, ai sogni. Diventa sempre bello. Il bene trionfa sempre.