Abbigliamento
Milano Moda Uomo primavera estate 2018: lo stile vintage di Prada va in passerella
Prada porta sulle passerelle della Milano Moda Uomo, una collezione primavera estate 2018 d’altri tempi
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Ha sfilato ieri, sul far della sera, il marchio Prada, che ha portato sulle passerelle della Milano Moda Uomo, la linea per la stagione calda del prossimo anno. La collezione primavera estate 2018 del brand, si è infatti resa manifesta, lasciandoci, a dire il vero, non proprio soddisfatti della resa finale.
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Tema di fondo, il vintage, in tutte le sue sfaccettature. Il che non sarebbe affatto un male, se non fosse che la collezione è una montagna russa di epoche, che la rendono forse un po’ confusa, anche se certamente originale. Così il loden cammello convive con le maglie dal colletto rivoltato, con le tute in stile officina e con i pantaloncini corti in acetato.
Le commistioni non ci convincono appieno, ma le accettiamo. Al contrario, quello che un pochino ci fa storcere il naso, è la stagionalità, sempre un tasto dolente per quanto riguarda Prada. Il marchio tende spesso a rompere la linea di confine fra estate e inverno, lasciando le sue collezioni in una sorta di limbo. Anche in questo caso il problema si pone, pur se in misura minore. Fortuna per l’abbondanza di maniche corte, a contrastare qualche giaccone e cappotto che non ci aspettavamo di vedere.
È la capacità di scambiarci storie che ci rende umani. Viviamo in mezzo a una mescolanza di racconti che si sovrappongono l’un l’altro, alcuni profondi e compiuti, altri frammentari, tronchi, elaborati solo in parte o incompleti. Se la capacità di raccontare è la radice di ogni forma di comunicazione, di grande rilevanza è il modo in cui decidiamo di farlo – astratto e complesso, oppure semplice e diretto.
Una sfilata è una storia raccontata all’interno di uno spazio architettonico: una storia dentro una storia. Ma per la sfilata Prada Uomo primavera estate 2018, AMO e 2×4 hanno pensato di elimiare l’impianto architettonico ed intorno agli elementi strutturali già esistenti dell’edificio è stato delineato un contorno che crea una serie di cornici per le storie – apparentemente semplici ma dal grande potere evocativo – raccontate attraverso le immagini.
Seguendo la logica dei racconti e dei fumetti, tutte le superfici visibili sono ricoperte da frammenti di storie incompiute e le cornici bordate di nero fanno da infrastruttura alla narrazione. Persino gli ospiti, inseriti in strutture incassate, vengono attirati all’interno del racconto, mentre i modelli sfilano su una superficie illustrata che serpeggia tra le buche riservate agli spettatori.
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