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H&M Italia, licenziamenti e chiusure per il re del low-cost
Chiusure e licenziamenti per H&M. Previsto uno sciopero dei dipendenti per sabato 10 giugno a Milano.
Aria di bufera, anzi di protesta per uno dei grandi nomi della moda low-cost. H&M si prepara infatti a chiudere ben quattro store in Italia, con un esubero di 89 persone. I milanesi dovranno così dare l’addio a due negozi del brand scandinavo ovvero la sede storica di San Babila ed il negozio di Porta Venezia, aperto solo pochi mesi fa. I sindacati di categoria hanno naturalmente subito preso posizione, dichiarando uno sciopero per sabato 10 giugno, quando dalle 12.30 in avanti commessi e commesse incroceranno le braccia con tanto di sit-in davanti alle celebri vetrine di San Babila.
Di seguito le dure parole dei rappresentati sindacali:
“Riteniamo gravissima e ingiustificata la posizione di H&M azienda in continua espansione, che ha in programma diverse aperture e che non è certo in crisi; solo nel 2016 l’azienda ha chiuso con 756 milioni di ricavi e 16 milioni di utile. Ancor più grave se si considera l’esorbitante utilizzo di lavoratori a chiamata, che sono quasi il 30% dei dipendenti totali dell’azienda e che la stessa continua ad assumere e ricercare nonostante la comunicazione dei licenziamenti. E’ chiarissimo che la strategia di H&M è quella di licenziare i lavoratori con i vecchi contratti per sostituirli con contratti a chiamata anche in vista delle nuove aperture in programma”.
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