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King Arthur il potere della spada: lo speciale costumi di scena e la recensione
E’ uscito nelle sale cinematografiche il nuovo ed attesissimo film King Arthur il potere della spada, firmato da Guy Ritchie che disegna con il suo stile dinamico il nuovo epico fantasy d’azione che rilegge in chiave irriverente e moderna il classico mito di Excalibur: Leggi la recensione e lo speciale costumi di scena su Fashionblog
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E’ uscito nelle sale cinematografiche il nuovo ed attesissimo film King Arthur il potere della spada, firmato da Guy Ritchie che disegna con il suo stile dinamico il nuovo epico fantasy d’azione che rilegge in chiave irriverente e moderna il classico mito di Excalibur e la salita al trono di Artù.
Quando il padre del piccolo Artù viene assassinato, suo zio Vortigern (Jude Law) si impadronisce del trono. Provato dei suoi diritti e senza sapere chi sia realmente, Artù riesce a sopravvivere nei vicoli oscuri della città e solo quando estrae la mitica spada dalla roccia la sua vita cambia radicalmente ed è costretto ad accettare l’eredità che gli spetta di diritto. Ad interpretare Artù Charlie Hunnam, nel cast insieme ad un cattivissimo Jude Law, anche Astrid Berges-Frisbey, Djimon hounsou, Aidan Gillen ed Eric Bana. Un cameo ed un debutto molto speciale per David Beckham… noi lo abbiamo riconosciuto a prima vista anche con il volto attraversato da una cicatrice e il naso rotto, nel ruolo di uno delle maschere Nere di Vortigern.
La leggenda raccontata da Guy Ritchie non solo convince, ma ha un taglio dark e scabroso, irriverente ed ironico che conquista. Lo stesso Artù, non ancora re, è rappresentato come una canaglia, un eroe molto riluttante ad accettare i doveri che il suo ruolo comporta. E il mondo magico creato è unico con elefanti e serpenti giganti, un racconto che va oltre il classico film fantasy, creando un mondo totalmente nuovo. Magie scintillanti, immense creature e tanto divertimento, per far vivere sul grande schermo un’avventura insolita ed eccitante, fatta di archi e frecce, scontri, inseguimenti pazzeschi.
SPECIALE COSTUMI DI SCENA
A vestire Charlie Hunnam e Jude Law è la costumista Annie Symons, che ha studiato incisioni e dipinti d’epoca, rendendo poi gli abiti dei protagonisti più sexy, per non creare il solito look di tela di sacco. Annie Symons si è recata a Camden e a Spitalfields, due delle strade più commerciali di Londra, per fotografare i giovani con un look interessante. “Ho stampato le foto in bianco e nero, perchè i colori sarebbero stati un elemento di distrazione, poi ho iniziato ad analizzare le forme. In seguito le ho messe a confronto con i costumi medioevali e ho cercato di ricavarne una sintesi”.
“La Londinium del film è multirazziale, multietnica e multiculturale, più o meno come la Londra di oggi: grigio, nero e smog. Ho voluto creare un mondo non completamente medioevale”, spiega Annie Symons. ” Dovevamo trovare un linguaggio visivo che si adattasse alla storia, quindi ho studiato abiti giapponesi, cinesi, turchi e africani, soprattutto i disegni delle stoffe”.
“Ho perfino frequentato delle palestre per vedere come si muove la gente che si allena”, continua. “Artù deve potersi muovere facilmente, perchè è molto coinvolto nelle azioni e volevo che avesse un’apparenza semplice, l’equivalente medioevale di jeans e t-shirt. All’inizio era un boxer ed è rimasto qualcosa di quel periodo nei suoi stivali, che sono un mix tra le scarpe da boxe ed i sandali da gladiatore”.
Per quanto riguarda i colori, la Symons ha scelto per Artù una gamma di toni neutri, con camicie bianche. I materiali sono lino e cuoio, mentre il gilet, che indossa sempre nel film, è di lino leggermente imbottito cui sono stati aggiunti dei dettagli, come una fibbia di ottone che aggiunge luce. Nel corso della storia Artù indossa anche una giacca kaki. I colori naturali di Artù contrastano con quelli in voga alla corte del padre Uther, che mostrano in pieno stile Camelot la straordinaria ricchezza della corona, con abbondanza di colori dorati, rubino e smeraldo.
Per Vortigern, il fratello di Uther, l’uomo alla disperata ricerca del potere assoluto, Symons ha scelto una gamma di verdi, blu e argento, oltre al cuoio nero. Vortigern indossa tuniche senza colletto, pantaloni neri, una fantastica cappa di pelliccia bianca e stivali di cuoio alti fino al ginocchio. Gli intarsi colorati della corona, le fibbie e l’armatura sono tecnologicamente più avanzate rispetto all’artigianato di Camelot e Londinium. Il look dell’esercito di Vortigern, le Maschere Nere, è ispirato agli scarafaggi “insetti resistenti, lucidi, che invadono le strade, e la loro identità è nascosta da inquietanti maschere di cuoio” spiega la Symons.
L’aspetto di Maga è semplice ed elegante, con qualche tocco dark, che riflette la sua misteriosa bellezza. Per lei Symons ha disegnato una serie di abiti blu scuro, verdi e viola, con cinture di pelle intrecciata, che indossa sotto un mantello blu con cappuccio. Durante l’azione, i suoi abiti si confondono con la foresta ed hanno ricami di fiori ed insetti.
Symons e il suo team hanno scelto stoffe provenienti da tutta l’Europa, da New York, dall’Italia, dalla Francia e dalla Turchia. I tessuti di lana invece vengono dalla Scozia e dallo Yorkshire. Il dipartimento costumi ha creato i ricami, gli intagli di cuoio, le armature e i gioielli, tutto eccetto le calzature, che sono state fornite da una ditta inglese e dotate di una speciale suola idroassorbente per le sequenze d’azione.
“Il nostro dipartimento sembrava un antico villaggio di artigiani, con gli specialisti del cuoio, del metallo, modiste, tintori, ricamatrici, sarti, fabbri…” ricorda la Symons. “Quasi tutto è stato da noi e per realizzare il prototipo di una giacca diciamo che erano necessarie almeno due settimane di lavoro, che si trattasse del gilet senza maniche di Artù o del bolerino di cuoio intagliato di Maggie”. Ovviamente è stato necessario molto più tempo per realizzare le corone dell’esercito delle Highland e gli abiti per le signore del castello, “ore e ore di lavoro e miglia e miglia di nastri e piegoline”, conclude Symons.