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Stories abbigliamento: l’intervista allo stilista Stefano Giordano, la collezione primavera estate 2017
Fashionblog ha incontrato ed intervistato lo stilista Stefano Giordano di Stories che ci ha raccontato la storia del brand e la sua costante evoluzione. Scopri tutto su Fashionblog
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Fashionblog ha incontrato ed intervistato lo stilista Stefano Giordano di Stories che ci ha raccontato la storia del brand e la sua costante evoluzione. Un marchio giovane, ma capace di sedurre con stile, raccontando, nel segno della continuità, ancora una volta una storia. C’è il bianco e il nero, e c’è l’uomo e la macchina. Una collezione che ha un tocco di magia, della polvere di stelle, dei glitter cangianti, delle contaminazioni chiare.
Mi racconta la nascita del brand e la scelta del nome Stories?
“Il brand è nato nel 2015 con la realizzazione di 7 t-shirt dalle grafiche dal sapore accidioso. La collezione fu chiamata “t-shirt mechanical collection”. Il mondo a cui mi sono ispirato è quello della Rivoluzione Industriale: da qui parte tutto un iter di cambiamenti (economici, culturali, artistici). Questa idea di comunicare attraverso le grafiche, che rappresentano proprio gli ingranaggi di quelle macchine, (all’inizio tessili) ha portato a molte evoluzioni anche all’interno del brand oltre che nel mondo della moda. Infatti il nome che avevamo scelto era: Second Story. Poi nel condividere il progetto con un caro amico di New York, fondatore di “The Last Magazine” mi disse: “…ci sarà sicuramente qualcuno che si chiederà qual’è la prima storia, perché non lo chiamo semplicemente Stories?” e il resto è storia.”
Qual’è la vostra filosofia?
“Creare abbigliamento dal sapore nuovo ed innovativo che renda speciale chi lo indossa. Sia per i materiali utilizzati che per le grafiche stampate. La collezione autunno-inverno 2016-2017 si ispira al “coraggio di rischiare”. Mi spiega meglio? Molte grafiche assomigliano a veri e propri FIORI D’ACCIAIO (che poi è il nome della collezione) e mi piaceva il fatto di associare ai fiori, che apparentemente sono fragili, un’anima di ferro come quelle persone, messe a dura prova dalla vita e uscite a testa alta. Cambiare vuole dire rischiare e per fare questo bisogna essere coraggiosi.”
Pensa che la moda, in particolar modo il “made in Italy”, abbia bisogno di nuove idee, di stimoli, di un rilancio?
“Sì ne sono fermamente convinto. Negli ultimi anni ci sono stati proposti dalla moda continue cover di vecchi successi ripescati nell’armadio. Oggi la moda sta soffrendo molto l’influenza della rete e spesso si adegua a standard dettati dal mercato. Questo non è sbagliato ma ci deve comunque essere una creatività di base che differenzi le collezioni. Oggi vedo tanti cloni.”
Mi racconta la collezione primavera-estate 2017?
“Si chiama STARDUST. Le grafiche rappresentano il punto di intersezione tra uomo e macchina. L’uomo è la parte creativa e sognatrice, le macchine il mezzo per arrivare agli obbiettivi. La tecnica di stampa utilizzata (sempre in serigrafia) prevede l’utilizzo in maniera discreta del glitter o polvere di stelle. E per citare una famosa frase detta da Bill Gates durante un seminario all’Università di Yale “Be angry, be foolish” . Quella follia che a volte è necessaria per osare di più.”
Nel giro di poco tempo avete conquistato il mondo dello spettacolo e in particolare della tv. Ce ne parla?
“Il nostro prodotto per sua natura vuole distinguersi e rendere speciali le persone che lo indossano per cui rappresenta molto bene lo spirito di chi lavora nel mondo dello spettacolo: voler essere unici e straordinari. Parliamo pur sempre di… UNUSUAL T-SHIRT FOR EXTRAORDINARY PEOPLE”
Dove possiamo acquistare i vostri capi?
“Attualmente siamo presenti in trenta negozi e concept store multibrand in Italia e in due luxury shop ad Hong Kong. E poi stiamo pensando di sviluppare il nostro negozio on-line.”