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Kong Skull Island film 2017: lo speciale costumi di scena
E’ uscito nelle sale Italiane “Kong: Skull Island”, che re-inventa le origini di una delle più grandi leggende di sempre, in un’avvincente ed originale avventura firmata dal regista Jordan Vogt-Roberts. leggi lo speciale costumi di scena su Fashionblog
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E’ uscito nelle sale Italiane “Kong: Skull Island“, che re-inventa le origini di una delle più grandi leggende di sempre, in un’avvincente ed originale avventura firmata dal regista Jordan Vogt-Roberts. Nel film, un gruppo di scienziati, soldati ed esploratori si avventura nelle profondità di una mitica e sperduta isola del Pacifico, tanto pericolosa quanto affascinante. Al di là di ogni loro aspettativa, la squadra procede inconsapevole di entrare nel dominio del potente Kong, innescando la battaglia finale tra uomo e natura. Nel momento in cui la loro missione di scoperta diventa una lotta per la sopravvivenza, dovranno combattere per sfuggire da un Paradiso primordiale dove gli uomini non sono contemplati.
“Kong: Skull Island” ha come protagonisti Tom Hiddleston, Samuel L. Jackson, John Goodman, Brie Larson, Jing Tian, Toby Kebbell, John Ortiz, Corey Hawkins, Jason Mitchell, Shea Whigham, Thomas Mann, Terry Notary e John C. Reilly.
SPECIALE COSTUMI DI SCENA
Il film è ambientato nell’anno 1973, un momento storico in cui il mondo sembrava essere fuori controllo, in gran parte a causa della guerra del Vietnam, che stava finalmente volgendo al termine, assieme ad altri sconvolgimenti economici, sociali e politici che hanno scosso il decennio. Per i costumi dell’epoca, Vogt-Roberts e la costumista Mary Vogt hanno optato per il classico look anni ’70 (evitando le tendenze modaiole del periodo), come camicie a scacchi e cravatte larghe. “I nostri personaggi indossano lo stesso vestito per un lungo periodo di tempo, perciò volevamo un aspetto reale“, commenta la Vogt.
Per vestire Hiddleston, ex agente dello Special Air Service, la Vogt ha consultato un opuscolo sulla vita dei SAS, scritto da un ex membro di questa unità d’elite delle Forze Speciali dell’esercito britannico. “L’opuscolo mostra i dettagli delle loro missioni, e quanti giorni sarebbero dovuti rimanere senza potersi cambiare d’abito“, spiega la Vogt. “Per questo abbiamo scelto un aspetto semplice ed eroico per Tom, che ricorda Steve McQueen nei film di quel periodo, con pantaloni dalle linee pulite, stivali, e una camicia aderente“.
Il Packard ritratto da Samuel L. Jackson indossa una sciarpa militare, che lo protegge dagli insetti e gli dà un certo aspetto regale. “Inoltre distingue Packard dagli altri membri della sua unità“, osserva la costumista. In più, il property master Steven B. Melton, ha fatto in modo che ciascuno degli uomini di Packard avesse un casco dall’aspetto attinente alla realtà. “Ho comprato 21 caschi su eBay, e su 300 disegni diversi, Jordan ne ha scelti sette“, dice Melton. “Ogni personaggio ha un casco con diversi adesivi e disegni, alcuni dei quali acquistati da ex piloti elicotteristi del Vietnam“.
La Mason Weaver di Brie Larson, una fotografa di guerra, indossa stivali, una camicia grigio chiaro e dei pantaloni verde oliva, “che le conferiscono un aspetto quasi militare“, dice la Vogt. Il Marlow di John C. Reilly non è chiaramente un uomo degli anni ’70, così la Vogt gli ha messo in testa un cappellino da pilota della seconda guerra mondiale, che Reilly ha molto gradito e indossato per tutto il tempo delle riprese. “L’uniforme è romantica ed eroica“, dice la Vogt. Il supervisore al makeup Bill Corso sottolinea che l’essere stato abbandonato su un’isola da 30 anni, ha segnato Marlow. “La pelle del viso sembra di cuoio, e la barba sembra che l’abbia tagliata con una spada da samurai… cosa che fa davvero“.
Gli indigeni dell’isola, gli Iwi, trascendono il tempo. I loro destini si intrecciano sensibilmente con quello di Kong. Gli Iwi sono isolati dal resto del mondo. Sono tranquilli, e allo stesso tempo semplici e progrediti. Hanno un rapporto simbiotico con Skull Island, e sanno che se perdono Kong, l’ultimo della sua specie, il delicato equilibrio naturale dell’isola verrà distrutto. I dipinti sui corpi degli Iwi sono più che decorativi. Le complesse opere d’arte del viso e del corpo sono state ispirate da una fonte improbabile. Vogt-Roberts, un giocatore di vecchia data, spiega: “le forme pixelate di molti personaggi di videogiochi, mi hanno sempre incuriosito, con le loro forme geometriche e gli angoli di 90 gradi. Mi piaceva l’idea di creare qualcosa di anacronistico – che fosse al tempo stesso moderno ma antico. Così abbiamo progettato questi dipinti che rappresentavano diversi scopi. Si comincia a capire che la pittura include anche la loro lingua scritta, oltre ad essere un camuffamento, che permette loro di fondersi e mimetizzarsi con l’isola e rimanere in vita tra le innumerevoli minacce che li circondano“.
Per far immergere totalmente il pubblico nella misteriosa Skull Island, Jordan Vogt-Roberts e il suo cast, hanno effettuato le riprese in tre continenti differenti per più di sei mesi, catturando i paesaggi primordiali ad Oahu, presso le isole Hawaii, sulla Gold Coast in Australia e, infine, in Vietnam, dove le riprese si sono svolte in più location, alcune delle quali non sono mai apparse in un film.
Ora non vi resta che andare al cinema, perchè Kong: Skull Island è una grande avventura epica che offre divertimento puro e tantissima d’azione, un’avventura adrenalinica, viscerale ed intensa.