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T2 Trainspotting: trailer, trama e costumi, le foto
Era il 4 Ottobre 1996, quando le sale italiane furono invase da Trainspotting. Oggi, 21 anni dopo, arriva il seguito del film che portò alla ribalta Danny Boyle e 4 giovani ragazzi: Ewan McGregor, Ewen Bremner, Jonny Lee Miller e Robert Carlyle. I protagonisti sono gli stessi, ad essere cambiati sono i tempi. 21 anni non sono stati clementi con nessuno dei protagonisti. Mettere a confronto i volti di oggi, con quelli di un tempo riporta un immagine crudele. Scopri di più qui su Fashionblog.
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Era il 4 Ottobre 1996, quando le sale italiane furono invase da Trainspotting. Oggi, 21 anni dopo, arriva il seguito del film che portò alla ribalta Danny Boyle e 4 giovani ragazzi: Ewan McGregor, Ewen Bremner, Jonny Lee Miller e Robert Carlyle. I protagonisti sono gli stessi, ad essere cambiati sono i tempi. 21 anni non sono stati clementi con nessuno dei protagonisti. Mettere a confronto i volti di oggi, con quelli di un tempo riporta un immagine crudele.
Il tempo non risparmia nessuno, men che meno che con quattro spavaldi ragazzi di Edimburgo che hanno detto “sì all’eroina”. Dopo il tradimento, Mark Renton (Ewan McGregor) torna nell’unico posto che ha mai chiamato casa. Lì, ritrova Spud (Ewen Bremner), Sick Boy (Jonny Lee Miller), e Begbie (Robert Carlyle). E’ tornato in cerca di quella spavalderia giovanile, che crede perduta per sempre, è tornato per chiedere scusa, ma anche per ripercorrere un viale dei ricordi, che forse è l’unica cosa che resta, di lui, di loro.
C’è una nuova avventura, dunque, ma anche tanti flashback di ciò che era stata la loro vita. Inutile dire che i rimandi al film precedente, si sprecano. A partire dal cast, la regia, e la sceneggiatura. Ma anche i nuovi arrivati come Anthony Dod Mantle (direttore della fotografia), Mark Tildesley e Patrick Rolfe (scenografia) hanno reso omaggio ai loro predecessori. Il primo si è curato di seminare diversi tributi a Brian Tufano nel corso della pellicola, mentre i secondi hanno reso omaggio a Kave Quinn mantenendo una tavolozza di colori simile all’originale. Rachael Fleming è stata la costumista di Trainspotting, e Steven Noble il suo assistente. In T2 Trainspotting, sono tornati entrambi ed hanno lavorato insieme. I vestiti del primo film erano straordinari e osservandoli si nota come siano ancora attuali. Tutto ciò richiede un occhio molto speciale, e un collegamento coi personaggi, perché alla fine, tutto ruota intorno a loro. Tornano le tute adidas, e quell’abbigliamento un po’ trasandato, indossato senza pensarci.
Insomma, tutto rimanda al passato, ma al contempo la storia evolve, e segue la vita di questi personaggi cresciuti, delusi, con mogli, figli e amici delusi. Non è una bella storia, non lo era nemmeno l’originale. Ma ciò che la rende interessante, è il fatto di essere vera. Insomma, non è il solito sequel fatto di vendette e racconti improvvisati su cosa è successo nel frattempo.
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