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Nicholas Kirkwood vince il Vogue Prize come miglior designer
Il designer di scarpe si aggiudica il premio come miglior stilista dell’anno
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Onore al merito, soprattutto quando il talento diventa arte e si trasforma in business. È il caso di Nicholas Kirkwood, sempre più promettente designer di scarpe che si è aggiudicato il BFC / Vogue Designer Fashion Fund. Per lui 200 mila sterline, nonché l’accesso ai livelli alti della moda britannica. Un riconoscimento importante, che a detta dello stesso stilista e del suo socio in affari Christopher Suarez non è frutto del caso o della fortuna, ma di un piano triennale strategico ben definito.
Dal suo debutto nel mondo delle scarpe nel 2005, Kirkwood è diventato rapidamente uno degli stilisti preferiti del jet set e del fashion system: solo per fare qualche nome, Jennifer Lawrence, Alexa Chung, e Naomi Watts hanno recentemente indossato le sue creazioni sui red carpet e nel 2012 ha disegnato tutte le scarpe presenti sulla passerella di Victoria’s Secret. I suoi modelli sono così richiesti ed amati per la loro originalità e il design innovativo. Non a caso Kirkwood viene soprannominato lo scultore delle scarpe.
Purtroppo, a causa dei prezzi proibitivi che hanno le sue creazioni (dai 650 ai 1.000 dollari), la maggior parte delle donne può solo sognare di avere ai piedi un paio di Kirkwood. A meno che lo stilista collabori come hanno fatto altri brand con aziende low cost, s’intende. È interessante, tuttavia, sapere che un singolo stilista sia riuscito a battere maison del prêt-à-porter d’alto profilo e ad essere il primo designer di accessori a vincere il BFC / Vogue Fashion Fund in quattro anni di storia del premio (i (vincitori delle passate edizioni sono, in ordine cronologico: Erdem, Christopher Kane, Jonathan Saunders). Questo potrebbe essere un segnale del fatto che gli addetti del settore della moda stiano concentrando sempre di più la loro attenzione (e i loro soldi) sugli accessori anziché sul ready-to-wear. Il che, nemmeno tanto indirettamente, segna una forte tendenza a cui tutte le aziende nei prossimi anni dovranno attenersi.
Foto | Getty Images