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Diana Vreeland profumi: le fragranze visti con gli occhi di Inez e Vinoodh
I profumi Diana Vreeland visti con gli occhi di Inez e Vinoodh. Scopri le immagini su Fashionblog
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Diana Vreeland Parfums, brand di fragranze creato dal nipote Alexander Vreeland, presenta l’ultima collaborazione con Inez and Vinoodh, famoso duo di fotografi. Inez e Vinoodh, durante una cena con Alexander Vreeland, loro caro amico, decisero di creare una serie di still life per ogni profumo della collezione basate su ciò che ogni fragranza vuole rappresentare. Una composizione di oggetti che rimandano a elementi propri del mondo di Mrs. Vreeland’s; queste immagini nascono dal desiderio di riprodurre quello a cui si è ispirata e mostrare la sensibilità unica di Mrs. Vreeland.
“Diana Vreeland è un’icona che ci influenza profondamente ogni giorno. Il suo senso dello stile, il suo amore per le cose inaspettate, il suo entusiasmo e humor sono una fonte infinita di ispirazione. Per noi era importante unire il senso di libertà, giocosità, l’eccentricità, l’intelligenza, l’imprevedibilità di Mrs. Vreeland e la sua ricerca della bellezza attraverso tutte le culture e periodi storici diversi.”
E ancora, “Abbiamo rovistato nei negozi di antiquari e nei mercati dei fiori di tutta la città, anche dentro il nostro salotto e cucina, per trovare oggetti e fiori – di alto e basso rango culturale, provenienti da vicino e da lontano, vecchi e nuovi, veri e artificiali – che esprimessero a nostro parere il sentimento e l’idea alla base di ogni profumo. Abbiamo successivamente trascorso molti giorni in studio per creare le composizioni, usando il colore della bottiglia e la sua nappina come punto di partenza per ogni immagine” Inez e Vinoodh.
“Spero che come me, anche voi troviate le foto di Inez and Vinoodh sorprendenti e meravigliose. Sono così Diana Vreeland: eleganti e uniche. Sono il perfetto equilibrio tra antico e moderno” spiega Alexander Vreeland. “È un modo innovativo e sofisticato di presentare dei profumi, non ho mai visto qualcosa del genere prima d’ora. Le immagini sembrano uscite da un sogno e mia nonna viveva proprio di sogni.”