Abbigliamento
Matteo Manzini Milano: l’Alta Moda in chiave contemporanea, l’intervista a Matteo Manzini
Fashionblog ha incontrato ed intervistato Matteo Manzini, promessa della moda Made in Italy, la cui missione è quella di esaltare e celebrare la silhouette femminile reinterpretando l’Alta Moda in chiave contemporanea. Leggi tutto qui
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Fashionblog ha incontrato ed intervistato Matteo Manzini, promessa della moda Made in Italy, la cui missione è quella di esaltare e celebrare la silhouette femminile reinterpretando l’Alta Moda in chiave contemporanea. Matteo Manzini è un designer emiliano con alle spalle una solida formazione artistica e tecnica maturata alla prestigiosa Central Saint Martins di Londra, e completata con un’esperienza pluriennale negli atelier di Haute Couture italiani più rinomati al mondo.
Il dinamismo e la passione per il proprio lavoro sono i concetti essenziali alla base della decisione di accogliere la sfida di un proprio marchio tutto al femminile, interamente volto ad omaggiare l’iconografia artistica, eterna fonte d’ispirazione per il designer, e a celebrare la donna del ventunesimo secolo, l’individualità della bellezza, l’indipendenza e la spregiudicatezza nello stabilire e seguire esclusivamente le proprie regole.
È proprio la libera interpretazione il leitmotiv della collezione di lancio, composta da capi ispirati alla tradizione italiana, all’arte e alle icone femminili del passato: abiti dalla silhouette essenziale, allo stesso tempo ludici e sensuali, inequivocabilmente femminili e declinabili in contesti diversi, pronti a stare al gioco di chi li indossa come un vero e proprio antidoto alle costrizioni che imprigionano il corpo femminile. Evening gowns contestualizzabili anche nelle occasioni mondane alla luce del giorno, abiti da cocktail, blazer e capispalla dal taglio sartoriale.
Il processo creativo dietro ogni singolo capo viene personalmente seguito da Matteo Manzini, dalla bozza alla modellistica, passando per una meticolosa ricerca dei materiali fino ad arrivare alla confezione, eseguita con rigore artigianale seguendo i principi del Made in Italy per conferire agli abiti il sapore sartoriale del come una volta, pur mantenendo la freschezza del nuovo e la capacità di seguire e dare risalto alla figura femminile. Il glossario del designer vede onnipresenti le parole artigianalità, freschezza, femminilità ed estravaganza, riflesse in una collezione di abiti di altissima qualità disegnati con l’obiettivo di creare nuovi codici del vestire, consegnando alla donna un nuovo strumento per far emergere con fierezza la sua personalità unica.
Raccontaci la storia di Matteo Manzini Milano, come è nato il Brand e qual’è la tua storia?
“Dopo una laurea in marketing e comunicazione scelgo di proseguire gli studi in fashion alla prestigiosa Central Saint Martins di Londra. Una volta terminata, inizio a fare consulenze per diversi marchi di moda e collaborazioni con prestigiose testate, coltivando parallelamente il mio interesse anche per il web e i social media. Dopo una bellissima esperienza come designer presso Dolce&Gabbana Alta Sartoria, nasce lo scorso luglio il marchio Matteo Manzini Milano. E’ iniziato tutto dall’invito ricevuto a maggio 2016 che, con il fine di promuovere giovani talenti della moda italiana, mi chiedeva di partecipare alla Mostra del Cinema di Venezia con alcune delle mie creazioni”.
Quali elementi estetici contraddistinguono la collezione primavera estate 2017?
“Indubbiamente la ricerca di tessuti pregiati rigorosamente Made in Italy e i colori brillanti. Una capsule fatta principalmente di abiti da sera o comunque per occasioni speciali. Abiti che enfatizzano la femminilità e la personalità di ogni donna. Tutte le mie creazioni vogliono rappresentare una celebrazione del corpo femminile, della sensualità e della modernità.”
Qual’è il pezzo “must have” della collezione?
“Ciascun abito è stato concepito per essere un must have, in linea con i trend del momento. Per questo motivo è una scelta ardua ma, se proprio devo selezionarne uno direi l’abito in chiffon plissettato con spacchi e mantellina sul dorso, bellissimo anche nella versione più corta, sia nel color mandarino che nel nero, perfetto per essere indossato anche con una ciabattina stile Capri.”
Come si sposa, a tuo avviso, oggi creatività e commercio?
“Oggi è una necessità far sposare creatività e commercio in quanto elementi interdipendenti: senza il secondo, diventerebbe complicato continuare a creare. Per questo ritengo che le mie collezioni siano originali ma allo stesso tempo commercializzabili. In primo luogo perché i colossi del mass-market continuano a produrre collezioni sempre più vendibili, caratterizzate da capi ormai considerati essenziali per ogni guardaroba: mettersi in competizione con questo tipo di brand che, oltre a proporre prodotti con una buona vestibilità e allo stesso tempo da un prezzo accessibile rappresenta una sfida che noi designer dobbiamo cogliere proponendo a nostra volta creazioni speciali, uniche, in grado di far innamorare istantaneamente il pubblico e allo stesso tempo facilmente vendibili.”
Come vedi il futuro del fashion-sistem?
“Vedo un futuro promettente e rigoglioso: il fashion system si muove in maniera incessante ed è in continua evoluzione. Essenziale è non farsi scoraggiare, bensì accogliere il cambiamento ed evolversi a propria volta, ascoltando, capendo e prendendo una direzione coerente con le esigenze del marchio e del mercato.”
In che modo a tuo avviso i social network e i blog hanno e stanno cambiato il concetto di fashion?
“Il web è diventato parte integrante della vita quotidiana, dunque la centralità dei social media e dei blog è stata spontanea e naturale. Una volta emerso il fenomeno influencer qualche anno fa, ne rimasi affascinato e mi sentii spinto a farne parte da una sorta di sesto senso: mi sembrava la direzione più giusta da perseguire, il primo passo di un’evoluzione naturale del mondo della moda. Credo che questa intuizione si sia rivelata appropriata, perché ad oggi chiunque si avvale dei social media e ne trae necessariamente ispirazione per la vita di tutti i giorni. Chiunque voglia intraprendere l’avventura di aprire un proprio marchio, deve tenere ben presente questo fattore chiave.”
Ci anticipi qualche novità della prossima collezione autunno inverno 2017 2018?
“La Fall/Winter 2017/18 presenterà una gamma di colori molto varia, combinata ad un mix di stampe, materiali e dettagli dal tono ironico e spensierato, senza nulla togliere alle linee estremamente femminili che fanno parte del DNA del mio marchio.”
Una curiosità, i tuoi abiti hanno debuttato sul red carpet della Mostra del Cinema di Venezia generando in Italia un grande clamore… invece all’estero?
“Fuori dall’Italia, le immagini degli abiti presentati al Festival di Venezia hanno compiuto un vero e proprio giro intorno al globo (oltre 35 Paesi). Sono state pubblicate sulle maggiori testate di moda e lifestyle nelle stesse gallery in cui erano presenti nomi come Bella Hadid e Kim Kardashian, gli abiti hanno suscitato curiosità e sono stati interpretati nella stessa chiave leggera e spensierata con cui io stesso ho vissuto l’evento. Il clamore suscitato in Italia è probabilmente dovuto ad un approccio alla moda più conservatore, ma non per questo contrastante con le mie idee. E’ stata una grande soddisfazione vedere le mie creazioni su siti e testate estere di alto calibro, e mi ha spinto a dare il meglio in questo lavoro, a continuare a creare e a mantenere una prospettiva positiva sul futuro.”