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La modella Victoire Maçon Dauxerre racconta l’inferno dell’anoressia per poter sfilare
Victoire Maçon Dauxerre racconta l’anoressia e il suo lavoro nella moda nel suo libro Jamais asse maigre.
Molto spesso moda fa rima con anoressia. È forse la più grande vergogna del fashion system, ma continua a non esserci rimedio. Per fortuna esistono testimonianze importanti che possono sensibilizzare l’opinione pubblica, come quella di Victoire Maçon Dauxerre. Diventa modella per caso. È stato notata mentre cammina per la strada da un talent. Le fanno fare un book, inizia a sfilare e diventa una top affermata.
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Tutto questo ha un prezzo: deve sempre essere magrissima. 47 chili per 178 cm a pranzo due mele. L’obiettivo è avere una taglia 32 costante. Poi arriva il desiderio di suicidarsi, perché la pressione è troppa. Oggi è famosa per il suo libro: Jamais asse maigre (mai abbastanza magra), diventato in poco tempo un bestseller:
Non dico che tutte sono anoressiche. Ma tutte sanno che non possono mangiare quanto e come vogliono soprattutto prima delle sfilate. Nei giorni precedenti, molte prendono lassativi, vomitano, droghe che impediscono fame e stanchezza. E’ vietato persino fare sport, per non avere troppa muscolatura. Anche se è per periodi limitati è facile scivolare nella patologia. Per fortuna ci sono alcune eccezioni come Gisèle Bundchen fa indossa una taglia 36 ma può permetterselo perché è già una star. Così come le mannequin degli anni Novanta, come Claudia Schiffer o Naomi Campbell, erano molto meno rachitiche di oggi. Era un’ideale di bellezza molto più sano.
Via | Repubblica