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Eleganza e storia per la sfilata Valentino Haute Couture primavera estate 2016
Valentino incanta la Paris Haute Couture con la nuova collezione primavera estate 2016 ispirata a Mariano Fortuny e a Isadora Duncan
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Le sfilate haute couture sono sempre un po’ la prova del nove dei grandi designer, creare una collezione è una cosa fattibile per moltissimi stilisti ma mettersi alla prova con l’Alta Moda è tutta un’altra storia. Dopo tante sfilate che hanno destato più di qualche perplessità arriva Valentino, la nuova collezione Haute Couture per la primavera estate 2016 è un sogno, capi speciali, meravigliosi e carichi di significato e di storia, di cultura, di conoscenza e di amore. Si amore, perché l’ingrediente segreto delle cose ben fatte è il metterci cura, coltivarle e farle crescere con dedizione.
Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli portano in passerella una collezione davvero meravigliosa che omaggia la cultura e la nostra storia e il tempo che passa e si posa sulle cose. Far vivere queste emozioni nei vestiti richiede molta esperienza, maestria e una buona dose di coraggio oltre che un supporto tecnico fatto di sarti e ricamatrici che riescono a dare ai tessuti nuovi profondità e storia, senza perdere la leggerezza, l’eleganza e la femminilità tipica di Valentino.
Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli hanno spiegato: [quote layout=”big” cite=”Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli ]“L’ispirazione della collezione, il punto di partenza della nostra creatività è stato Mariano Fortuny. Da lui abbiamo appreso soprattutto l’arte del tempo che passa, la bellezza delle cose che invecchiano. In un periodo in cui l’ossessione per la giovinezza dilaga, ci è piaciuto al contrario riflettere sulla patina che si deposita sulle cose e sugli oggetti che ci accompagnano per una vita. Non è nostalgia ma intimità, è come sfogliare un libro che si è impresso sulla realtà. L’altro tema che ci era caro è la libertà femminile che Fortuny donò a donne eccezionali ed eccezionalmente libere come Isadora Duncan. Erano vere pioniere e spezzarono tabù e regole tanto sul palcoscenico quanto nella vita privata. Si vestivano con libertà, ripescando negli archetipi degli abiti della Grecia classica e allo stesso tempo assecondando la loro crescente emancipazione dai corsetti tradizionali”.[/quote]
Mentre a Roma si coprono le statue con la nostra storia più luminosa, a Parigi Valentino torna a far splendere l’Italia e la sua storia.
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