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Prada ritira la campagna Miu Miu con Mia Goth
Miuccia Prada è stata costretta a ritirare una foto della campagna pubblicitaria Miu Miu per la primavera estate 2015 che Advertising Standards Authority ha giudicato offensiva
L’Advertising Standards Authority (ASA) ha bacchettato Miuccia Prada per le fotografie della nuova campagna pubblicitaria di Miu Miu per la primavera estate 2015, le immagini intime e dolci sono state giudicate offensive perché le ragazze sembrano poco più che bambine. Le modelle scelte negli advertising Miu Miu sono sempre giovanissime, la sensualità delle donne-bambine piace a Miuccia Prada che gioca sempre sul filo della malizia.
Questa volta però le è andata male, l’ASA ha accusato Prada di aver “trasformato una bambina in un oggetto sessuale”, le foto sono molto particolari perché gli scatti sono fatti dall’esterno, l’effetto che viene fuori è un po’ come spiare dalle fessure delle porte o dal buco della serratura. L’ASA, in merito alla foto che vedete in alto, ha spiegato:
La sua bocca socchiusa e il lenzuolo stropicciato rafforzano l’impressione che la sua posa sia concepita per essere sessualmente evocativa, sembra che lo spot trasformi la bambina in un oggetto sessuale.
La modella oggetto di critica è Mia Goth che ha 22 anni ma che nelle foto, in effetti, ne dimostra molti di meno. Nel 2011 Miuccia Prada ha avuto gli stessi problemi per una foto un po’ controversa con Hailee Steinfeld, che ai tempi aveva 14 anni, in cui piangeva seduta sulle rotaie di un treno.
Le opinioni dell’ASA si possono condividere o meno ma di fatto sono inoppugnabili, in fondo noi appassionati di moda siamo un po’ di parte, vediamo le campagne e ci concentriamo sul lato artistico e creativo e apprezziamo il lavoro di stylist, modelle e fotografi e non andiamo oltre con i pensieri perché siamo in grado di contestualizzare i lavori e capirli. Quello che mi lascia un po’ perplessa è che di questa campagna qui su Fashionblog noi ne abbiamo parlato a gennaio, un ente preposto al controllo dovrebbe essere un po’ più reattivo, il servizio fotografico e l’immagine incriminata hanno già fatto il giro del mondo. Non bisogna aspettare i cartelloni di 6 x 3 metri per accorgersi delle cose… o no?
Fonte | the guardian