Abbigliamento
Moda anni 60: abbigliamento e tendenze che hanno segnato un’epoca
Tra stili innovativi e nuovi canoni estetici, questo decennio ha davvero rivoluzionato la moda e la società. Ecco l’abbigliamento e i trend che hanno fatto la storia e a cui gli stilisti continuano ad ispirarsi ancora oggi.
Come mai la moda anni 60 continua ad ispirare, a distanza di oltre cinquant’anni, le collezioni delle griffe più prestigiose? Rispondere a questa domanda è più facile del previsto; guardando al passato, infatti, è difficile individuare un decennio che abbia saputo imprimere una svolta così decisiva nella società, arrivando a cambiarne i costumi e le abitudini. La moda di questo decennio ha segnato una vera e propria rivoluzione culturale, modificando anche radicalmente il look femminile e mutando i canoni di bellezza degli anni precedenti.
La moda anni 60, con i suoi abiti al ginocchio, le sue stampe geometriche, le minigonne, le ballerine e gli stivali colorati continua ad essere molto attuale ed è stata riproposta anche da brand come Gucci per il prossimo autunno-inverno 2014-2015. Rivoluzionato anche il concetto di femminilità: le pin-up, con le loro forme generose e i look sensuali, furono messe da parte in favore di una donna dal fisico più androgino, che vestiva i pantaloni e le gonne corte.
E’ la modella Twiggy, con i suoi grandi occhi da cerbiatta ed un fisico gracilino e privo di forme ad essere la nuova icona della moda e a divenire la musa ispiratrice di una stilista inglese, Mary Quant, che in quegli anni inventa un capo destinato completamente a rivoluzionare il concetto di femminilità, la minigonna, e ad ingaggiare Twiggy per la sua nuova linea di abbigliamento. Una collezione fatta di tutti quei capi che, ancora oggi, ci vengono riproposti: abiti a trapezio, con scollo minimo e senza maniche, dritti al ginocchio con qualche svasatura sul fondo. Abiti e cappotti, che scivolano dritti sulla figura, sono tutti contraddistinti da stampe geometriche e colorate che, spesso, sfociano in motivi optical e fantasia.
È, ovviamente, il trionfo della già citata minigonna che diventa in assoluto il simbolo della rivoluzione femminile. Del resto è la prima volta che le donne scoprono così tanto le gambe. Oltre ai tacchi, le donne di questi anni, dalla personalità più decisa e pragmatica, iniziano a sfoggiare anche gli stivali, a volte in versione bicolor, per riprendere le fantasie del vestito. E poi le ballerine, uno dei simboli degli anni 60, la dimostrazione che per essere eleganti non sempre è obbligatorio il tacco. A renderle un must furono donne famose come Brigitte Bardot e Jacqueline Kennedy ma anche una delle icone più celebri di quegli anni, Audrey Hepburn.
E fu proprio l’attrice di Colazione da Tiffany e Sabrina, icona di stile ancora oggi per tantissime donne, ad indossare un capo divenuto icona, quel tubino nero, che tutte abbiamo nel nostro armadio e sogniamo di sfoggiare con la classe della Hepburn.