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Roberto Cavalli, la biografia del graffiante designer fiorentino
La vita di Roberto Cavalli dagli inizi ad oggi, una storia stupenda di sacrifici, perseveranza e amore…
Roberto Cavalli è uno degli stilisti italiani più amati al mondo, un talento puro, naturale e istintivo, una vita di conquiste in cui tutto è stato guadagnato con tentativi, fallimenti, sfide. Un uomo che ha iniziato la sua carriera in un garage lavorando 20 ore al giorno e che adesso si gode i frutti del suo lavoro e della sua perseveranza.
Gli inizi
Roberto Cavalli è un designer toscano nato nel 1940, dopo gli studi inizia a lavorare dipingendo t-shirt e pelle, subito si rende conto di voler sfondare ne mondo della moda e inizia a sperimentare, gioca con la pelle e crea dei patchwork mescolando tessuti e pellami diversi che, negli anni Settanta, lo porteranno al successo e sulle passerelle di Parigi. La carriera di Roberto Cavalli vive di alti e bassi ma al suo fianco ha sempre avuto la sua dolce metà, Eva Maria Düringer, una donna forte e intelligente che lo ha sostenuto e aiutato e con cui, ancora oggi, forma la squadra che tiene in piedi la Maison fiorentina.
Il successo
La svolta avviene nella metà degli anni Novanta con una collezione colorata e brillante, in netta contrapposizione con il dilagante grigio di quegli anni, i jeans invecchiati e decorati con il trattamento a getto di sabbia diventano un must e consacrano Cavalli nell’Olimpo della moda. L’espansione commerciale e le varie boutique in giro per l’Europa e nel mondo consacrano il suo successo che inizia a non avere più confini.
Le collezioni
Le collezioni Cavalli sono femminili e audaci, colorate e glamour, si percepisce sempre un ottimismo dilagante, la voglia di stupire, una moda imprevedibile, istintiva, seducente e romantica, un’ascesa senza sosta. Cavalli è un uomo che è partito dal basso e che si è conquistato il successo passo dopo passo, sacrifici e ottimismo gli hanno permesso di realizzare l’impero che tutti conosciamo.
Le confessioni
In merito alla sua carriera, Cavalli ha affermato:
“Ho sofferto tanto, ero invidioso dei miei amici, tutti bravissimi a scuola, i primi amori… io ero sempre l’ultimo in tutto. È stata un dipingendo a specie di rivalsa che mi sono voluto prendere nella vita, ma tutto sommato credo che Dio mi abbia voluto bene”.
E ancora:
“Il mio talento, piuttosto, è trovare ciò che rende speciale un tessuto, un abito, una donna, pensando sempre alla moda come fosse un sogno prêt-à-portér, pronto per essere indossato”.