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Reed Krakoff ad un passo dal fallimento
Reed Krakoff è l’ultima vittima della crisi mondiale che ha portato il suo marchio di moda ad un passo dal fallimento
La moda gioca brutti scherzi e Reed Krakoff è l’ultima vittima di una società senza futuro in cui la crisi assorbe e distrugge tutto quello che tocca. Reed Krakoff è un designer famoso e apprezzato in tutto il mondo che ha conquistato il cuore degli americani grazie al suo lavoro da Coach, un marchio easy dal lusso accessibile , che ha portato avanti per ben 16 anni. Nel 2013 c’è stato il divorzio e Reed Krakoff ha deciso di concentrarsi sui suoi progetti personali, con i risparmi ha acquistato dalla società Coach il marchio che porta il suo nome per essere finalmente libero di esprimersi senza vincoli. Il sogno americano che però è durato troppo poco, il marchio Reed Krakoff purtroppo è ad un passo dal fallimento.
Reed Krakoff ha sospeso l’attività di design e di produzione per cercare di riorganizzarsi e trovare un modo per scongiurare il fallimento, ad esempio partnership produttive e distributive ma anche la cessione del business. Ad oggi Reed Krakoff ha deciso di abbandonare temporaneamente il ready to wear per concentrarsi sugli accessori e sfruttare il settore che gli rende di più.
Lo stilista ha deciso di continuare a tenere aperti i negozi di Greene Street e Woodbury Commons a New York, e il sito di e-commerce reedkrakoff.com da cui è possibile fare shopping in tutto il mondo. Per continuare a sopravvivere è stato ridotto il personale a soli 30 dipendenti che aiuteranno Reed Krakoff ad evadere gli ordini e a produrre qualche nuovo accessorio.
Non tutto è perduto comunque, lo stilista che ha fondato il suo marchio personale nel 2010, ha tutte le intenzioni di andare avanti e sta cercando nuovi investitori e nuova liquidità per poter avviare la produzione di nuovi modelli. Spero che qualcuno riesca ad aiutarlo e creda in lui abbastanza da investire un po’ di denaro, se lo merita perché è un bravissimo designer, visionario ma con i piedi per terra.
Appena un anno fa in un’intervista a Repubblica parlava della sua moda e del suo modo di concepire il design e diceva:
“La mia regola guida è di non essere mai trendy: bisognerebbe essere alla moda senza caderne vittime. Anzi, francamente non amo nemmeno il termine “moda”, come pure “tendenza”: meglio parlare di design o estetica, parole che sottintendono qualcosa di meno consumistico e più sentito. Il vero stile ha molto a che fare, secondo me, anche con la qualità delle lavorazioni, con la preservazione di certe tradizioni. Tutta la mia collezione è realizzata in Italia proprio per queste ragioni”.
Tra un racconto e l’altro Reed Krakoff aveva anche parlato della sua nuova carriera da imprenditore indipendente, senza colossi a coprirgli le spalle e aveva detto:
“Il timore di dover fare tutto da solo e essere responsabile del lavoro di tutte le persone che sono con te è presente, certo, ma la sensazione di libertà che deriva dal non dover essere più dipendente dalle idee di qualcun altro è travolgente, esilarante. Ed è bello avere un solo lavoro, e potersi concentrare solo su ciò che stai facendo”.
Tra le clienti più affezionate di Reed Krakoff ricordiamo Charlize Theron a Julianne Moore ma anche Michelle Obama che oltre a sfoggiare i suoi capi e le sue bellissime borse ha scelto i vestiti del designer nel 2013 in occasione della cerimonia di giuramento del secondo mandato di Barack e per la copertina di Vogue America.
Fonte | vogue
Foto | facebook Reed Krakoff