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John Galliano ricorre in appello contro Dior e LVMH?
Lo stilista John Galliano ci ripensa e ricorre in appello a Parigi: il suo licenziamento non è stato giusto.
John Galliano contro Dior, la causa infinita: lo stilista di Gibilterra non ha propriamente accettato di pagare il compenso di un euro che era stato richiesto quale simbolico risarcimento nel lungo dibattimento che lo ha visto contrapposto alla maison francese per diversi anni.
La vicenda è iniziata nel 2011 subito dopo il licenziamento di John Galliano da parte di Dior a causa di insulti razzisti e antisemiti prontamente videoregistrati e diffusi via Internet. La bravata da sbronzo su di giri è costata carissima allo stilista, tra i creativi più estrosi della sua generazione, tanto che per lungo tempo è stato estromesso dal mondo del fashion che conta per poi finire riabilitato grazie all’intervento di Renzo Rosso, che lo ha voluto da Martin Margiela come direttore creativo, e di Sua Maestà Anna Wintour di Vogue USA.
Ma John Galliano non deve aver digerito il pesantissimo licenziamento in tronco inflittogli ormai quattro anni fa, perché è di oggi la notizia che lo stilista abbia deciso di ricorrere in appello presso la Corte di Parigi proprio contro Dior e il gruppo LVMH, che controlla sia la casa di moda francese sia il brand a nome John Galliano (alla cui direzione creativa è stato messo nel 2011 Bill Gaytten, braccio destro dello stilista).
A comunicare la decisione è stato l’avvocato di John Galliano, Chantal Giraud-van Gaver della Coblence & Associés:
Date le scadenze della Corte d’Appello di Parigi, il caso sarà ascoltato nel 2017.
Nuovo capitolo in questa saga infinita, insomma, che ha visto decadere dal trono di dio della moda uno dei più celebri designer dell’epoca contemporanea: John Galliano sostenne sin da subito come nella maison francese fossero ben consapevoli del suo stato di tossico e alcolizzato ma questa non fu accettata come scusante dalla Corte di Parigi.
Le due compagnie conoscevano perfettamente il mio stato. Prendevo il Valium per affrontare i fitting. Non posso lasciare che i 17 anni passati e goduti da Dior siano oscurati in questo modo. Durante gli anni da direttore creativo della casa, non riuscivo a capire che il successo e la moltiplicazione delle vendite venissero ad un costo esorbitante: la mia salute fisica e mentale. Sempre più lavoro, sempre più obblighi, sempre più pressione, una spirale patologica e pericolosa senza controllo.
Allo stilista furono contestati da LVMH danni di immagine tra i 2 e i 13 milioni di euro, prima dell’accordo simbolico dello scorso Novembre e dello sbarco di Galliano da Martin Margiela; la sua prima collezione ready-to-wear sarà presentata alle sfilate di Parigi del prossimo Marzo 2015, mentre il debutto è avvenuto a Gennaio con la collezione Artisanal, assolutamente favolosa.
Via | Telegraph