Abbigliamento
Reggiseno in saldo per donne curvy: la criticata iniziativa Lovable
Le ragazze formose questo weekend hanno potuto fare shopping favorendo di grossi sconti per l’acquisto di lingerie. C’è chi si è lamentato e chi invece ha fatto un affarone.
I negozi della catena Lovable hanno scelto una linea di marketing dura, creando un’operazione di saldi molto originale e forse per questo anche criticata. Per tre giorni, da venerdì a domenica scorsa, le signore (maggiorate) potevano acquistare lingerie a prezzi stracciati. Funzionava così: più generosa era la taglia di reggiseno, maggiore era lo sconto (ovvero pari alla propria taglia). Lo slogan? Un motivo in più per essere orgogliose del vostro décolleté!. Carino, vero?
Acquistando un completo (slip e reggiseno) l’acquirente aveva diritto al 10 percento di sconto sulla prima taglia, il 20 percento sulla seconda, il 30 percento sulla terza fino al 60 percento sulla sesta (questo era il ribasso massimo). La scusa è stata quella di festeggiare i primi 50 anni di attività della Lovable. E tra l’altro le clienti sembrano aver apprezzato: moltissime signore hanno fatto shopping compiaciute. Per una volta le forme non sono state un problema, ma anzi.
C’è chi, soprattutto sui social, ha invece parlato di operazione discriminatoria: sono state favorite le ragazze curvy a scapito di quelle magre. La magrezza o la mancanza di un fisico mediterraneo sono stati elementi penalizzanti. A mio avviso, è una polemica sterile, quanto esagerata. Mediamente le donne italiane hanno la terza e quindi un 30 percento di sconto il negozio lo garantiva alla maggior parte delle acquirenti. Sono poche le signore con seni molto abbondanti, ma anche quelle che hanno solo una prima misura.
Questa è semplicemente un’operazione commerciale, che ha portato un po’ di profitto in un momento che l’economia fa davvero fatica a girare, senza offendere nessuno. Non ci scandalizziamo quando nei supermercati c’è in offerta la passata di pomodoro, la mortadella o il detersivo per i piatti. È esattamente lo stesso meccanismo. Probabilmente la prossima volta la scala di sconto sarà invertita, magari da un altro brand. Si chiama libero mercato.
Foto | Lovable