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Valentino, il maestro del rosso e della haute couture
Precursore dell’alta moda italiana a Parigi, Valentino è considerato uno dei più grandi stilisti di tutti i tempi.
Era il 1989 quando Valentino portò sulle passerelle dell’alta moda parigina la sua prima collezione haute couture. Fu un successo strepitoso: Valentino Garavani venne consacrato universalmente come uno degli stilisti più grandi di tutti i tempi. Era il primo italiano a sfondare oltralpe, il primo stilista internazionale a trionfare a Parigi, patria dell’alta moda. In molti lo paragonarono a Yves Saint Laurent definendolo genio di eleganza e di stile. Oggi il patrimonio lasciato da Valentino (andato in pensione sette anni fa all’età di 75 anni) è immenso ed è legato soprattutto ad un concetto di raffinata eleganza e ad un colore: il rosso Valentino.
Lo stilista creò questa particolare tonalità di rosso dopo un viaggio a Barcellona, in cui rimase flgorato dall’intensità delle nuance degli abiti, a metà tra l’arancione e il vermiglio. Nacque così l’omonimo rosso, un mix di carminio, porpora e rosso di cadmio, che Valentino utilizzò soprattutto per gli abiti da sera, opulenti nei tessuti e nelle decorazioni, ma sempre discretamente eleganti e dalle linee semplici. Fu questa la cifra stilista di Valentino: un’eleganza aristocratica, mai eccessiva e sempre attuale, tanto che le sue creazioni sono ancora oggi senza tempo.
La sua idea di lusso prevedeva l’uso di paillette, piume, pietre preziose, ricami opulenti in argento e madreperla ma non di pellicce, bandite dallo stilista dalle sue collezioni per adeguarsi alla crescente sensibilità dell’opinione pubblica nei confronti degli animali. In altre parole, Valentino fu anche un precursore della moda green:
Abbiamo a disposizione così tante tecniche che non è più necessario massacrare alcun animale.
Così come fu il primo silista a bandire la minigonna: nel 1970 la sostituì con quella che oggi viene definita longuette, una gonna lunga fino al polpaccio. I materiali prediletti da Valentino sono sempre stati il pizzo e la seta, i decori più usati i fiocchi e i dettagli più femminili gli spacchi. La donna di Valentino non era mai esageratamente scoperta, esprimeva la sua sensualità con silhouette fascianti e dettagli ricercati. Caratteristiche riproposte fedelmente dagli attuali direttori creativi del marchio, Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli.