Brand e Case di moda
Brunello Cucinelli, il re del cashmere: il Made in Italy non è un’utopia
Brunello Cucinelli è un marchio di moda 100% Made in Italy: la sua produzione è totalmente in Italia, nella sua città di origine e il prodotto, di altissima qualità, ha conquistato i mercati di tutto il mondo.
Brunello Cucinelli aveva un sogno: creare un’azienda di moda che producesse capi di abbigliamento Made in Italy. Ma non di quel Made in Italy del quale si fregiano in tanti, pur non meritandolo, perché non rispettando le regole che stanno alla base di un prodotto 100% italiano: il suo è un Made in Italy autentico.
Come emerso dalla lunga intervista che Report ha riservato a Brunello Cucinelli, nel suo speciale dedicato al caso Moncler, lo stilista italiano è riuscito a creare un brand di lusso che è 100% Made in Italy. La produzione e non solo l’elaborazione dei capi avviene tutta nel nostro paese, che può vantare un’artigianalità nel settore della sartoria senza eguali al mondo. Artigianalità che stiamo, però, perdendo, dal momento che sono molti i marchi di moda (e Moncler è solo uno dei tanti) che parlano che usano il “brand” Made in Italy, producendo in realtà in altre parti del mondo.
L’avventura di Brunello Cucinelli inizia a Castel Rigone, un bel paesino umbro: la casa di moda viene fondata dallo stilista, che le dà il suo nome, nel 1978. All’inizio il brand produce maglieria da donna in cashmere colorato, ma ben presto il giro comincia ad allargarsi, tanto che nel 1985 lo stilista acquisisce il castello trecentesco di Solomeo, sempre in provincia di Perugia, restaurandolo e insediando qui la sua sede due anni dopo.
Non solo moda donna, ma anche moda maschile, grazie alla prima collezione che porta la data del 1994, anno in cui viene aperta la prima boutique monomarca, in una location di lusso come Porto Cervo. Dopo il 2000 il marchio di moda acquisisce sempre più appeal, più fascino, in Italia e all’estero, tanto che lo stilista comincia ad aprire boutique nelle capitali internazionali più importanti e nelle location più esclusive.
Ben presto Brunello Cucinelli diventa il re del cashmere: nel 2012 la quotazione a Piazza Affari, la Borsa Italiana. Ma il marchio non diventerà famoso in tutto il mondo solo per le sue collezioni, per i suoi capi di lusso, ma anche per la filosofia dell’azienda stessa: il brand produce in Italia, a Solomeo, in provincia di Perugia, da dove tutto è partito.
Brunello Cucinelli crede fortemente nel Made in Italy e nell’artigianalità italiana, tanto che, come emerge dal servizio di report, le sue sarte guadagnano di più degli impiegati che lavorano in ufficio. E lo stilista crede anche nelle nuove generazioni, tanto da aver ideato una scuola per permettere ai giovani di riscoprire la sartoria, il ricamo, lavori spesso dimenticati perché i brand vanno a cercare altrove dimenticandosi del ricco patrimonio che avrebbero in Italia.
Perché lo fanno? Per il profitto, ovviamente. Ma se uno stilista come Brunello Cucinelli è riuscito a creare un brand del lusso tra i più amati e acquistati, diventando anche uno dei personaggi del mondo della moda più ricchi degli ultimi tempi, rimanendo in Italia, allora vuol dire che si può fare, vuol dire che il vero Made in Italy, marchio che dovrebbe indicare l’alta qualità del prodotto finale e l’esclusività dello stesso, non è un’utopia: Brunello Cucinelli con la sua fabbrica umbra, con i suoi dipendenti, con il suo impegno a voler riportare l’attenzione sull’artigianalità tutta italiana e con la sua avventura, sono l’esempio migliore!
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