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Kristina Ti tra pastelli e metalli sporty chic per la primavera estate 2015 a Milano Fashion Week
Fuori programma a Milano Moda Donna, la stilista Cristina Tardito porta in scena una sfilata dal nome evocativo di “Colpi di Fulmine”: Fashionblog ha voluto scoprire il perché dalla front row della passerella.
È l’amore il motore del mondo ed è su questa certezza fondamentale che si è basata la presentazione della collezione primavera estate 2015 di Kristina Ti, il brand torinese della stilista Cristina Tardito che ha partecipato alle passerelle di Milano Moda Donna con una sfilata fuori calendario, seppure decisamente attesa e affollata di vip musicali e televisivi.
L’amore diventa quindi il fil rouge della collezione primavera estate 2015 di Kristina Ti e al suo fianco troviamo un altro tema, quello della pace: il simbolo della pace è disegnato e nascosto su tutti i pezzi e i capi della collezione Kristina Ti, quasi a suggellare un marchio di fabbrica assieme alla K rappresentativa dell’azienda. Un modo per sottolineare quanto questi temi siano importanti per la stilista torinese.
La collezione primavera estate 2015 di Kristina Ti porta in passerella look dominati dai colori pastello e dai tessuti metallizzati che esaltano le linee sporty chic: a contrasto troviamo il neoprene con la seta, il tulle strutturato jacquard con l’organza, il piquet e la rete che richiamano le vecchie divise sportive.
Noi di Fashionblog abbiamo avuto la possibilità di assistere alla sfilata di Kristina Ti dalla agognata front row, accomodandoci con il regalino -cioccolatini di Guido Gobino, ovvero una delle cose per cui valga la pena vivere- in primissima fila di fronte alle ospiti musicali più fotografate, ovvero Arisa (della quale abbiamo notato la strepitosa pelle chiarissima… Arisa, ma come fai?), Rachele Bastreghi dei Baustelle e, più defilata, Levante.
Sfilata Kristina Ti collezione primavera estate 2015
Ci piace
Le linee delle gonne a corolla ci hanno conquistate, così come la palette di colori pastello morbidissimi alternati a toni più intensi e il largo uso del cuoio. Anche le magliettine ci sono piaciute molto per l’eleganza e la versatilità, in grado di essere sfoggiate sia sui jeans più sportivi sia su pantaloni da ufficio. Bellissime le scarpe con zeppa anni Settanta e i pantaloni larghi.
Non ci piace
Il laminato a tutto tondo: la tuta rosa metallizzata fa troppo Studio 54 e in versione sporty chic non rende, anzi, diventa un po’ troppo cheap. Anche le linee dei vestiti con il punto vita sceso non ci hanno affascinate, perché tendono ad ingoffare e sono difficilissimi da sfoggiare; pollice verso per le visiere da golf, superate e inutili.