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Sfilate di Milano, la femminilità velata di Gabriele Colangelo per la primavera estate 2015
La primavera estate 2015 di Gabriele Colangelo è dedicata a una donna semplice, forse timida e molto misurata. Ecco la sfilata della Milano Fashion Week.
Gabriele Colangelo non è più uno stilista emergente. È un giovane designer (classe 1975) che sta cercando di consolidare la sua etichetta con intelligenza e dedizione al lavoro. Il risultato? Quello che abbiamo potuto vedere poco fa, una collezione primavera estate 2015 misurata, equilibrata e fatta di linee nette, quasi schematiche.
La Milano Fashion Week è per tutti un banco di prova importante oltre che una passerella di giudizi, a volte cattivi, con i quali fare letteralmente i conti. La donna di Colangelo è una donna che nasconde la sua femminilità. E lo fa con giacche molto lunghe, caratterizzati da spacchi profondi, per far intravedere le gambe almeno un pochino. Ama le trasparenze e le reti, ma non ne abusa e comunque le cela sotto capispalla importanti.
I colori sono neutri, perché si va dal bianco al nero, al grigio. Forse è un complimento, forse no perché trovare delle similitudini nella creatività non è mai un omaggio all’originalità, ma noi abbiamo visto nella collezione di Colangelo l’essenzialità di Maison Martin Margiela.
Ci piace
Sicuramente abbiamo apprezzato il senso del mistero di questa donna, così come il richiamo a una moda decostruita, quindi molto pensata e ragionata.
Non ci piace
La quasi assenza di colore (a parte qualche pennellata di rosso e di un bronzo che richiamava l’arancione) e gli abiti maschili versione donna. Un completo da uomo può restare tale anche indossato da una signora, non c’è bisogno di femminilizzare.