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Il meglio e il peggio del quarto giorno di sfilate primavera estate 2015 alla Milano Fashion Week
Il meglio e il peggio delle sfilate del quarto giorno di Milano Fashion Week, dagli abiti svolazzanti di Pucci ai vestiti iridescenti di Genny
Le sfilate di moda sono un evento bellissimo che tutti gli appassionati di moda seguono con passione e dedizione, ora dopo ora per sei giorni consecutivi i designer italiani presentano al mondo le loro collezioni. Ci sono sfilate che ci lasciano senza fiato, altre che ci lasciano molto perplessi ma quello che accade il più delle volte è che in una collezione ci siano cose che ci piacciono moltissimo ed altre che invece non incontrano i nostri gusti. Vediamo insieme il meglio ed il peggio sceso sulle passerelle milanesi ieri nel quarto giorno di sfilate.
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La quarta giornata del Milano Moda Donna è iniziata con Bottega Veneta ed è proseguita con Giorgio Armani, Mila Schon, Roberto Cavalli, Genny, Antonio Marras, Jil Sander, Cividini, Gabriele Colangelo, Aquilano.Rimondi, Emilio Pucci, Elisabetta Franchi e Musso.
Ci piace
Iniziamo dal meglio con gli abiti in chiffon dai toni della terra di Giorgio Armani che ci propone una collezione femminile e chic in cui troviamo linee morbide e accoglienti. Bottega Veneta si conferma un marchio solido che segue il suo stile casual ed elegante osando a tratti con tessuti e decorazioni particolari, molto belli ad esempio l’abito in chiffon stropicciato e quello in denim. Stupende le mise pure ed essenziali di Mila Schon e di Genny che ci propongono una femminilità romantica ed essenziale, più scenografici ma altrettanto affascinanti gli abiti svolazzanti di Emilio Pucci e di Roberto Cavalli. Gli abiti di Marras in nero con fiorellini 3D azzurro cielo sono stupendi, tra le cose più belle viste ieri.
Non ci piace
Non mi sono piaciuti i pantaloni in tulle sotto i vestiti che Giorgio Armani ha usato in moltissimi outfit, un vezzo inutile e scomodo che nella vita reale non troverebbe seguaci. Non convince l’abito Bottega Veneta in stampa vicky arancione chiarissimo, sembra una vestaglietta da notte! La collezione Genny ci è piaciuta eccezion fatta per gli abiti lunghi iridescenti in rosa e azzurro, questi tessuti riserviamoli al Carnevale che è meglio. Troppa confusione in alcuni abiti con le stampe di Antonio Marras, Cividini, Colangelo, Emilio Pucci e Roberto Cavalli, le stampe sono belle ma non devono diventare opprimenti. La palma del peggio del peggio se la aggiudica Cavalli con quelle gonne lunghe con le strisce di pelliccia a pelo lungo intervallate con il tulle trasparente: sono inguardabili!