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Milano Moda Donna primavera estate 2015: il meglio e il peggio del terzo giorno
Dai cappotti pelliccia di Giamba e quelli plaid di Sportmax all’eleganza glam di Scervino e Blumarine: il meglio e il peggio del terzo giorno di sfilate al Milano Moda Donna
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Continua la nostra analisi a caldo del Milano Moda Donna con il meglio e il peggio visto in passerella nel terzo giorno di sfilate, devo dire che ieri è stata una giornata positiva, non ci sono state sfilate catastrofiche ne scivoloni di stile particolarmente eclatanti. Ma chi è sceso in passerella ieri? La giornata inizia con Sportmax e prosegue con Blumarine, Ermanno Scervino, Giamba, Marco De Vincenzo, Etro, Missoni, Iceberg, Tod’s, Les Copains, Aigner, poi in serata sono scesi in passerella Versace e Philipp Plein.
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La terza giornata di sfilate della Milano Fashion Week è stata una delle più belle, dopo la terapia d’urto di giovedì con la collezione Moschino in effetti era impossibile fare peggio. Se ieri sul “peggio” non c’erano dubbi, oggi me lo sono dovuto andare a cercare e sono arrivata alla conclusione che non c’è niente di particolarmente brutto, ci sono però tanti outfit che non incontrano i miei gusti e che io non solo non indosserei mai ma, soprattutto, non vorrei più vedere per strada, meno che mai in passerella.
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Ci piace
Iniziamo dal meglio con le sfilate della mattina: Blumarine, Sportmax ed Ermanno Scervino hanno superato se stessi, soprattutto Scervino che ha portato in passerella una collezione praticamente perfetta: femminile, rigorosa e romantica, un equilibrio che solo i grandi riescono a raggiungere. Belle anche le atmosfere di Blumarine che ha sfruttato la sua cifra stilistica in modo superbo, Anna Molinari dovrebbe concentrarsi su quello che le riesce meglio, senza tentare sperimentazioni che non le appartengono. I completi in blu ottanio di Tod’s sono bellissimi, freschi, sobri e casual, perfetti per le donne che amano la moda ma non ne sono ossessionate. Missoni gioca sui toni pastello e ci presenta una collezione dal sapore orientale in cui le sfumature, le linee morbide e ondulate diventano protagoniste assolute.
Non ci piace
La collezione Giamba di Giambattista Valli per moltissimi aspetti mi è piaciuta, ma lui è talmente bravo che lo davo quasi per scontato, in alcuni punti però era troppo zuccherina, troppo vezzosa e poco con i piedi per terra, i vestiti in pelliccia a pelo lungo verde menta sono tra i capi peggiori della giornata. Anche Etro crea una collezione molto bella ispirata agli indiani, in alcuni outfit si esagera e si perde un po’ quell’equilibrio che in questo caso è indispensabile. Tante cose belle anche da Iceberg come il vestitino mosaico bianco, ma quei jeans ascellari è meglio dimenticarli in fretta. Sportmax ci propone dei cappotti/plaid che in primavera sono decisamente out, forse potevano funzionare in una collezione invernale. Da Versace invece troppi glitter sul finale, da Milano al Carnevale di Rio il passo è breve…