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Milano Moda Donna primavera estate 2015: il meglio e il peggio del secondo giorno
L’analisi del secondo giorno di sfilate della Milano Fashion Week con il Meglio & il Peggio sceso in passerella per noi di Fashionblog
Il Milano Moda Donna procede e ieri è stato il secondo giorno di sfilate, abbiamo visto scendere in passerella tante case di moda che hanno presentato le collezioni primavera estate 2015. Le sfilate in programma per il secondo giorno della Milano Fashion Week erano: Fendi, Moschino, Prada, Blugirl, Max Mara, Emporio Armani, Dsquared2, Just Cavalli e poi PORTS 1961, Daniela Grecis, Costume National, Cristiano Burani e Uma Wang, una giornata intensa e ricca di abiti, accessori e celebrities!
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Quando ci sono così tanti brand a sfilare in un unico giorno il concetto di più bello e più brutto viene trattato in modo un po’ diverso rispetto ad una giornata con poche sfilate, il meglio e il peggio diventano in qualche modo assoluti. Il peggio della giornata Moschino ce lo ha servito su un piatto d’argento con una sfilata eccessiva ed esagerata in cui trovare qualcosa di positivo è stata davvero ardua. Per quanto riguarda il meglio, abbiamo visto tante cose gradevoli anche se non c’è stata una collezione che si è distinta da tutte le altre con uno stacco preciso e definitivo.
Ci piace
Facciamo una panoramica del meglio visto ieri in passerella partendo dalle solite linee calde e rassicuranti di Max Mara, uno stile casual ed elegante che si può portare facilmente e plasmare in base al nostro stile. Mi sono piaciuti anche vari look Fendi come il vestitino a trapezio con le stampe di Cara Delevingne, la femminilità essenziale e ricercata di Costume National che quest’anno ha dimostrato un talento inimmaginabile. Molto belle le giacche con le stampe di Dsquared2, i vestiti minimal con gli orli sfilacciati di Prada e le mise boho chic e quelle a fiori di Blugirl e i vestitini corti in blu elettrico di Emporio Armani.
Non ci piace
Il peggio della giornata lo possiamo attribuire interamente a Jeremy Scott che distrugge il mito della moda Moschino, ironica e romantica, trasformandola in qualcosa di veramente inguardabile. Bruttini, ma non certamente alla stregua di Moschino, i mini dress ricoperti di piume di Fendi (basta con piume, pellami esotici e pellicce!). Il vestitino in stile grembiule di Ports 1861 mi fa un po’ sorridere, così come le maxi linee orizzontali di Emporio Armani, che sono una variazione sul tema di quelle I’m Isola Marras e i vestitini trasparenti di Anna Molinari sulla passerella Blugirl.