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Christopher Bailey: “Nella moda è fondamentale unire il prodotto all’emozione”
Il direttore creativo e amministratore delegato di Burberry ha parlato di processo creativo e duro lavoro per arrivare al successo durante una conferenza a São Paulo, in Brasile.
Christopher Bailey è il simbolo del successo: direttore creativo di Burberry, nel Maggio 2014 è stato nominato ufficialmente amministratore delegato della stessa azienda, diventando uno dei pochi stilisti ad essere anche il capo del proprio marchio d’elezione.
Il giovane inglese classe 1971, nato nello Yorkshire, ha ricevuto nel corso degli anni numerosi premi per il suo lavoro di stilista (nel 2009 è stato insignito dello Stilista dell’anno durante i British Fashion Awards) ed è uno designer più amati sui social media.
Nei giorni scorsi Christopher Bailey ha tenuto a São Paulo, in Brasile, una conferenza orgnizzata da Vogue Brasil per discutere sugli elementi chiave del lavoro da stilista: le sue dichiarazioni sono state un piccolo compendio da prendere a modello, specialmente per quanto riguarda la necessità delle nuove tecnologie e la capacità innovatrice che permette di restare a galla nel mondo della moda.
Quello che conta principalmente è unire il prodotto con l’emozione, la comunicazione, la condivisione delle idee, esplorando un mondo che è molto particolare. Se sono interessato ad una marca, ad uno stilista, ad una sfilata, una musica, un architetto, como faccio a segure queste cose senza passare per piattaforme diverse e loggandomi su siti di ogni tipo? Creare qualcosa di unico e completo è ciò che ci anima in Burberry
ha spiegato lo stilista, sottolineando proprio il rapporto con la tecnologia.
Permette che un prodotto o un punto di vista venga assorbito dal mondo in modi diversi. Guardiamo alla tecnologia in modo differnte, ci sono persone incredibili nel nostro team che riescono ad incrociare aree di ogni tipo, dal design al marketing, passando per la comunicazione. Abbiamo diversi partner -Google, Facebook, Instagram, Twitter, WeChat- e oltre a questo manteniamo una relazione molto stretta con le imprese che ci piacciono.
Ma cosa significa lavorare per Burberry e riuscire ad essere innovatori in una tradizione così ben stabilita come quella della casa di moda inglese? Christopher Bailey non ha dubbi: la chiave di tutto è sognare.
Parlo sempre di Burberry come di un’impresa “piccola/grande”. Siamo grandi, ma siamo vivi. Cerchiamo di essere piccoli, dinamici, flessibili e ciò ci permette di muoverci rapidamente. Il mondo si muove molto, molto velocemente. Dentro l’azienda abbiamo qualcosa che chiamiamo What If: in sostanza ci riuniamo tutti i mesi in un gruppo piccolo e informa, chiudimo le porte e sognamo per qualche ora. “Se il mondo fosse così? Se un negozio fosse colà?”. Può essere sulla tecnologia, sull’esperienza fisica, ma in realtà è tutto sul sognare. Come si innova un’impresa tradizione? Se ci pensate, Burberry è stata fondata a partire dall’innovazione: Thomas Burberry spendeva denaro per le nuove tecnologie. La gabardine, che lui crò, fu il primo tessuto traspirante del mondo […] Era innovatore e non fu radicale. Riuscì a comprendere il battito cardiaco dell’impresa guardando ai suoi antenati, che erano già stati innovatori.
Non so voi, ma io sento di avere un profonda stima per quest’uomo.
Via | Vogue Brasil