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La moda ai tempi dei social network: come gli stilisti coinvolgono i fan
Che l’accesso alle sfilate sia cosa per pochi eletti già lo sapevamo da tempo ma da qualche anno la tecnologia permette un po’ a tutti di prendere parte al mondo della moda. E gli stilisti sembrano non avere intenzione di perdersi questa opportunità.
Il mondo della moda spesso appare come un universo un po’ a parte, composto da persone un po’ snob che difficilmente si pongono in modo positivo nei confronti di chi li segue. Ma le cose, forse, stanno cambiando e molte aziende e stilisti hanno iniziato finalmente a rendersi conto che l’atteggiamento autocelebrativo non è sempre vincente e che coinvolgere i clienti in modo attivo può dare una marcia in più al brand stesso. Ma come si posssono coinvolgere le persone con un vero orientamento al cliente? Ci sono diverse strade da percopercorrere e quella preferita dal fashion system sembrano i social network.
Instagram sembra essere il social più amato del momento. Rebecca Minkoff ad, esempio, attesa alla prossima New York Fashion Week, ha dichiarato che pubblicherà in anteprima sul social – il giorno scelto dalla stilista è il 2 settembre – delle immagini della collezione primavera estate 2015.
Nordstrom, invece, una delle catene di distribuzione organizzata più nota del mondo, ha deciso di rendere lo shopping dei propri utenti ancora più tecnologico. Oltre al sito e-commerce, infatti, sarà possibile acquistare i prodotti anche su Instagram.
Ma i social network sono un ottimo modo anche per seguire le sfilate in diretta. Se, come saprete, accedere ad una sfilata è un’impresa tutt’altro che semplice, basta avere un account Twitter e Instagram per scoprire tutti gli scatti della passerella del momento; foto che non arrivano solo dalla passerella ma anche dal backstage, del resto che le modelle abbiano uno stretto rapporto con i social è cosa nota.
Insomma, i brand poco social sono ormai una ristretta minoranza e se aa tutto questo aggiungiamo le sfilate in live streaming da guardare sul web da casa allora forse la moda è un tantino meno snob di prima. Magari giusto un po’…