Alta Moda
I grandi stilisti degli Anni Cinquanta
La moda dell’epoca è disegnata da couturier rivoluzionari e inventori di stili unici, come il tanto celebrato New Look o le linee che seguivano le lettere dell’alfabeto: Fashionblog vi racconta i principali artefici della moda anni 50.
Ripercorriamo insieme la moda anni Cinquanta
La moda degli Anni Cinquanta si sviluppa in un periodo molto fecondo per le idee degli stilisti. Le dive dell’epoca sfoggiano le creazioni di volta in volta sempre più innovative e rivoluzionarie e le donne di tutti i giorni seguono a ruota, adattando il proprio look ad uno stile diverso che esalti la femminilità senza essere volgare. Nasce il New Look fatto di gonne a ruota strette in vita, corsetti che sottolineino la forma a clessidra, busto in evidenza.
I grandi stilisti francesi
Tra i fautori di questa nuova concezione del corpo femminile e i più grandi stilisti anni Cinquanta c’è indubbiamente Christian Dior, padre del fashion francese fino al 1957, che nel corso della sua carriera rivoluziona completamente la visione della moda femminile. Per il couturier Christian Dior i capisaldi sono pochi ma dogmatici: lo stile si vede dai dettagli coordinati, ovvero cappello, borsa, guanti e scarpe. Le linee dei suoi abiti guardano alle geometrie delle lettere dell’alfabeto, spostano il punto vita rispettando l’orlo, nascondono i difetti, esaltano le gambe o le spalle a seconda delle necessità.
La Francia detta legge per l’haute couture e Cristobal Balenciaga, di origine spagnola, non si tira certo indietro. L’architetto della moda, così era chiamato, modella gli abiti addosso alle donne con tagli strutturati e sapienti. Il suo tailleur semi-ajusté inventato nel 1952 provoca un mezzo scandalo perché attillato sul davanti e morbido dietro. Nel 1955 arriva la linea a tunica modellata su quella a sacco inventata da Dior, ed è un trionfo assoluto.
Hubert de Givenchy, allievo di Balenciaga, debutta nel 1952 con la propria casa di moda e conquista tutti con uno stile pulito e rigoroso, semplice quanto studiato nei minimi dettagli. Una particolare attenzione è dedicata ai tessuti della realizzazione. Impossibile non pensare al tubino nero realizzato per la diva Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany, che lo consacrò a livello internazionale come uno dei migliori couturier.
La moda italiana negli anni Cinquanta
Ma non c’è solo la Francia, anzi: per l’Italia gli anni Cinquanta sono un momento di grandissimo fulgore nel campo della moda. È il periodo delle prime sfilate a Firenze, nucleo fondatore di Pitti Immagine, e i couturier e sarte italiane iniziano a farsi conoscere di là dall’oceano grazie a collaborazioni sempre più fruttuose con l’industria del cinema. I nomi di spicco sono quelli delle Sorelle Fontana, che a Roma accolgono le dive più famose e con la creazione del vestito da sposa di Linda Christian per il matrimonio con Tyrone Power entrano direttamente nell’olimpo.
In Italia troviamo anche il marchese Emilio Pucci, nobile fiorentino che con le sue stampe particolari e la linea casual sportiva conquista le signore, finalmente liberate dalla crinolina a favore di morbidi drappeggi studiati ad arte. Roberto Capucci, couturier tra i più geniali, incentra la sua ricerca sulle strutture architettoniche degli abiti, inventando la linea a scatola che nel 1958 gli fece vincere l’Oscar della Moda negli Stati Uniti. Jole Veneziani per prima porta gli inserti di pelliccia ai colli e polsi dei soprabiti. Germana Marucelli invece predilige la dolcezza della linea Impero col taglio sotto il seno. Da non dimenticare il debutto di Pierre Cardin, l’italianissimo Pietro Cardini naturalizzato francese. Lo stilista si impose con uno stile di ispirazione spaziale e futuristica, squadrato e geometrico senza guardare alle forme femminili.
Borse e accessori negli anni Cinquanta
Sono numerosissimi gli stilisti del nostro paese che negli anni 50 contribuiscono alla nascita dell’Alta Moda italiana, fatta di dettagli e studi approfonditi sulle linee degli abiti. Non meno importanti sono gli accessori. Infatti è in questo periodo che nascono le borse di Roberta di Camerino tra cui la celebre Bagonghi, così come quelle di Gucci e Gherardini, mentre per le calzature è il momento di massima fioritura di Salvatore Ferragamo e André Perugia.