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Laura Manfredi a FashionBlog: “Basta con l’ossessione per i brand (e per Twitter)!”
Laura Manfredi di Rock’n’Mode si racconta a FashionBlog…
La nostra caccia alle fashionblogger prosegue senza sosta. Dopo Elena Barolo e Irene Colzi abbiamo contattato Laura Manfredi, creatrice di Rock’n’Mode. La ragazza riesce a conciliare passione per la moda, famiglia (ha due bimbi, i Manfredis) e capelli stupendi. Abbiamo fatto due chiacchiere con lei per carpire consigli glamour e soprattutto i suoi segreti su come si possa condurre una vita tanto intensa e restare sempre e comunque molto vicine alla perfezione. Con la giusta dose di autoironia…
La prima domanda è di rigore: come, dove, quando e perché è nato Rock’n’Mode?
È nato per gioco. All’inizio doveva essere collegato a Youtube, dovevo fare dei tutorial ma proprio non mi piace fare video! Comunque ho iniziato quattro anni fa e ai tempi non c’era tutta questa grande attenzione per i blog di moda. L’ho fatto solo per scrivere quello che pensavo anche sulle assurdità del mondo del fashion, le campagne più assurde. Insomma, era solo un passatempo, un divertimento…
Poi però un sacco di persone hanno cominciato a seguirti…
Sì, cominciavano ad arrivarmi mail di persone che leggevano i miei post, non so ancora come! Allora ho aperto la pagina Facebook e vedevo che pur senza sponsorizzazioni la gente cominciava a seguirmi. Addirittura mi ringraziavano per ciò che scrivevo: quello era il periodo delle outfit blogger, ragazze che pubblicavano più che altro le foto dei loro look. Io invece non mettevo foto mie, scrivevo per ridere. Poi a un anno dall’apertura del blog ho cominciato ad avere le prime collaborazioni ma ero all’oscuro del fatto che ci si guadagnasse: la prima volta che un’azienda mi ha proposto dei soldi io non avevo capito che volesse davvero pagarmi! Mi hanno scritto: Guarda, il budget è questo. Io sono andata dai miei amici e ho chiesto cosa secondo loro si intendesse per “budget”. Pensavo che si trattasse al massimo di un rimborso e invece no…volevano proprio pagarmi! Così ho scoperto che il blog poteva essere anche una fonte di guadagno…quindi ho capito che potesse essere un’attività remunerativa, per quanto ancora oggi non mi piace chiamare quello che faccio “lavoro” perché non è proprio un lavoro alla fine…
Ah no?
È complicato. Adesso le ragazze aprono il blog perché pensano di poter far questo invece di lavorare. Sembra una leggenda metropolitana, invece esistono davvero persone che la vedono così, purtroppo. Infatti è molto comune la pratica di cominciare a stalkerare le aziende chiedendo prodotti in omaggio subito dal primo giorno di apertura del blog. Da settembre il mio sarà davvero un lavoro perché dovrò aprire la partita iva, altrimenti non potrò più collaborare. Ma poi faccio anche un ragionamento sull’età: ho trent’anni, quanto posso andare ancora avanti col blog? C’è chi lo fa davvero per lavoro, come Irene Colzi, lei e chi prende questo impegno come lei, sta veramente al computer 24 ore su 24. Per me Rock’n’mode rimane un passatempo. In più ci guadagno pure qualcosa quindi proprio non posso lamentarmi!
Assolutamente. Quindi non sei affetta da “update compulsivo”?
Non ci riuscirei proprio a stare connessa 24 ore su 24! Io è una settimana che non metto foto su Instagram perché non ho proprio la fissa dell’update compulsivo. Anche per questo credo che non riuscirei a far diventare Rock’n’mode un lavoro a tutti gli effetti. La blogger media, invece, è proprio ossessionata! Mette almeno una foto all’ora sui social, controlla i follower, cerca di averne di più seguendo strategie macchinose ecc…ma basta!
Sono d’accordo! Mi ha colpito che nella bio del tuo blog ti definisci “Fashion lover but never fashion victim”, perché?
Non sono ossessionata dai brand. Una blogger, come anche una qualsiasi altra ragazza, appena guadagna due soldi va a comprarsi la Chanel. Ecco, a me della Chanel non frega proprio niente! L’unica borsa per cui potrei uccidere è l’Alexa, ma perché mi piace. Nel frattempo, ovviamente, non compro imitazioni, ma se trovo qualcosa di simile, me la prendo subito. Il punto è che se una cosa mi piace, non mi piace a prescindere per il marchio. Mi piace perché rientra nei miei gusti, poi che sia di Chanel o del mercato non fa differenza! La fashion victim, invece, vede solo la firma quindi appena può, che le piaccia o meno, l’accessorio o la maglia Moschino se li porta a casa. Ci sono anche quelle che mangiano pane e cipolla un mese pur di comprare cose firmate!
Pane, cipolla e Twitter, praticamente…
Esatto!
Anche volendo, non avresti il tempo di stare sempre connessa…ci sono i Manfredis!
Sono mamma di due bambini, quando ho aperto il blog avevo già la mia prima figlia che oggi ha nove anni. Tra il lavoro a tempo pieno che avevo allora e la bimba, scrivevo davvero una volta ogni due settimane e infatti ancora non mi spiego come il blog sia riuscito a crescere così tanto! Forse perché i miei post, per quanto sporadici, erano comunque molto condivisi. Un anno fa ho perso il lavoro ma ho voluto avere un altro figlio. Quindi anche ora, con due bambini, il tempo che posso dedicare al blog è sempre relativamente poco! I miei bambini sono la mia vera occupazione a tempo pieno! Prima che mi chiamassi tu, ho dovuto chiamare il mio compagno per dirgli: “Ti prego, fai un giro un po’ più lungo per riportare a casa i Manfredis che devo fare un’intervista!”. Anche perché con loro intorno mi risulta difficile fare qualunque cosa, perfino scrivere! Mio figlio, venti mesi, ha perfino imparato quale tasto deve schiacciare per spegnermi il pc. Quando decide che dovrei smettere di scrivere, agisce!
Insomma, una vita intensa! Eppure sei sempre bellissima…anzi, già che ci sono: quanto conta la bellezza per una fashion blogger? Certamente aiuta ad avere più like, no?
Guarda, grazie ma io non mi sento bellissima! Poi non punto sulle foto mie, come ti accennavo. Ne pubblico ogni tanto ma solo quando ho qualche look particolare da mostrare e in quegli scatti, sì, mi rendo conto di non sembrare proprio da buttare. Ma immaginami con due bambini sempre a casa, non posso mica essere tutti i giorni come appaio in foto…per farle mi trucco e pettino a dovere! Comunque, in generale, credo che la bellezza conti molto per una fashion blogger. Non è un caso che quelle più famose siano anche le più carine, no?
E già che siamo in tema di bellezza e che il nome del tuo blog, Rock’n’Mode, contiene la parola “Rock” ti chiedo qual è la cantante secondo te meglio vestita e quale invece dovrebbe rivedere completamente o quasi il suo guardaroba…
Che domanda difficile! La meglio vestita secondo me è Taylor Swift, non sbaglia mai! E infatti la odio per questo, è sempre perfetta sui red carpet e non solo! Per quanto riguarda la peggio vestita, invece, la peggiore nel mondo della musica è sicuramente Nicki Minaj. Ultimamente sta diventando davvero inguardabile, si concia proprio! Però, devo fare un’aggiunta: la regina dei fashion flop, per quanto non sia una cantante, è e, temo, sempre sarà…Kristen Stewart!
Sono pienamente d’accordo! E invece per quanto riguarda i trend che vedi in giro questa estate 2014? Cosa ti senti di promuovere e cosa invece bocci barbaramente?
Partiamo da quello che boccio barbaramente: detesto le ciabatte con le zeppe che vanno tanto al momento. Sembrano delle scarpe da bimba, ma in più hanno sotto la zeppa tutta unita. In una parola: terribili. Mi piacciono, invece, le stampe con la frutta anche se non le indosso. Poi apprezzo molto gli evergreen, come i capi con le righe…in generale però non c’è un trend specifico di quest’anno che mi faccia impazzire, anche perché…
Anche perché, come scrivi su Rock’n’Mode, più una cosa va di moda e più ti infastidisce averla, giusto?
Esatto! È davvero difficile, se non impossibile, convincermi a comprare qualcosa solo perché va di moda. Lo sanno bene le commesse con cui ho avuto a fare nelle mie giornate di shopping! Ci sono delle cose, poi, che io proprio non riesco a fare. Una volta sono uscita di casa con la borsa marrone e le scarpe nere. Appena me ne sono resa conto, sono tornata indietro e mi sono cambiata…ho pure rischiato di perdere un treno per questo. Ma non potevo accettare quell’abbinamento!
A proposito…ti sei mai “resa colpevole” di fashion flop?
Qualche giorno fa ho fatto il cambio dell’armadio definitivo e ho trovato questo tubino di jeans fucsia. Io odio il fucsia. L’ho comprato a Londra in pieno periodo di saldi, non ragionavo! Praticamente non l’ho mai messo!
E qual è invece l’acquisto che ti ha cambiato la vita?
L’acquisto che mi ha cambiato la vita…deve ancora arrivare! Probabilmente sarà la mia Alexa!
Ora per concludere non puoi sfuggirmi: voglio tutta la verità sui tuoi capelli! Vedo che molte tue follower ti chiedono lumi su come hai ottenuto quel meraviglioso colore…Ebbene, lo voglio sapere anche io!
C’è una premessa da fare: la prima volta che mi sono tinta, sono uscita dalla parrucchiera rosso semaforo, praticamente. Per un mesetto sono rimasta così, poi sono riuscita a farli rame. Poi sono tornata al mio colore perché ero stufa di dover tornare dal parrucchiere ogni mese per via della ricrescita e lì mi sono usciti i capelli…bianchi! Successivamente ho cambiato parrucchiere e questo, per fortuna, era più bravo: è riuscito a farmi tornare i capelli rame senza farmi nemmeno la decolorazione!