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Laura Chiatti: l’abito da sposa floreale è fashion flop?
Laura Chiatti si è sposata con Marco Bocci. Ma l’abito (di lei) fa discutere!
Laura Chiatti: l’abito da sposa per il matrimonio con Marco Bocci
Noi avevamo provato a consigliarla. Ma Laura Chiatti, com’era giusto che fosse, ha voluto fare di testa propria. E adesso c’è chi storce il naso davanti al vestito firmato Prada che l’attrice ha scelto di sfoggiare per il giorno del suo matrimonio con Marco Bocci. Per il fatidico sì, Laura è entrata nella perugina basilica di San Pietro con un abito rigorosamente bianco dal lungo strascico floreale e sormontato da un velo altrettanto extralarge. Inevitabilmente, ha fatto parecchio discutere la profonda scollatura all’altezza del décolleté. La nostra avrà osato troppo? Giudicate voi stessi:
Come potrete notare dalla descrizione alla foto postata su Instagram dall’account di Verissimo, si vocifera che Laura sia già in dolce attesa. Ma questo, al momento, non ci riguarda. Ciò di cui vogliamo parlarvi è il vestito della Chiatti, nostra unica fonte di attrazione. Però, in effetti, sembra proprio che l’abito tenda a sottolineare un pancino a dir poco sospetto.
Bando al gossip, restiamo in tema fashion: l’attrice ha scelto senza dubbio un abito che si potrebbe definire quasi hippie. Un po’ principessa, un po’ Madonninna di Lourdes. Troppo lungo? Troppi ricami floreali? Per una ragione o per l’altra, l’outfit nuziale di Laura è stato molto criticato. Forse anche più del suo addio al nubilato a tema hawaiano.
Ha messo tutti d’accordo, invece, l’abitino che la Chiatti ha sfoggiato nel corso del ricevimento post nuziale. Si è trattato di una cena in stile americano a cui la Chiatti ha preso parte con un adorabile vestito corto un po’ anni Sessanta. Insomma, tutto è bene quel che finisce bene. Anche se…
Molti hanno avuto da ridire perché l’outfit, come sottolineato dalla foto postata da Verissimo, non era esattamente una prima assoluta. L’attrice l’aveva già indossato per partecipare all’evento benefico Convivio, tenutosi a Milano qualche settimana fa. Contando che anche la stessa Kate d’Inghilterra ha l’abitudine di riciclare le proprie mise per più occasioni, tutta questa indignazione lascia il tempo che trova. O forse no?