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Gioielli e bulimia nella campagna di Schield: pessima scelta per il brand italiano
Il marchio di gioielli Schield per lanciare la sua nuova collezione di preziosi ha ideato una campagna pubblicitaria decisamente di cattivo gusto: pessima scelta unire il mondo della moda a disordini alimentari come la bulimia!
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Aggiornamento del 4 luglio, ore 09.30: Schield ha diramato un comunicato stampa in cui ribadisce che ogni riferimento alla bulimia non era voluto, scusandosi per il fraintendimento.
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Schield non ha mai inteso parlare, nelle sue immagini, di un problema così grave; ma abbiamo scelto di eliminare l’immagine fraintesa per dimostrare la nostra serietĂ nei riguardi di un tema così importante e triste.
Ci scusiamo per il fraintendimento.
02 luglio 2014
La campagna pubblicitaria di Schield, marchio di gioielli italiano, per l’autunno-inverno 2014-2015 è davvero discutibile, anzi, è davvero di cattivo gusto. Il fotografo Diego Diaz Marin ha immortalato le due modelle protagoniste in una campagna che è stata denominata “Disorder Sisters“, un nome che se associato a tre immagini proposte dal brand ci fa venire in mente un disordine alimentare tanto diffuso e pericoloso come la bulimia.
Alcune delle immagini della campagna sono molto belle, come quella della modella con il copricapo di rose, ma ci sono tre scatti fotografici che subito ci hanno lasciato senza parole: negli scatti si vede una delle due modelle che mette la mano nella bocca dell’altra modella, nel classico gesto delle persone bulimiche. Il riferimento alla bulimia pare essere palese ed è sicuramente una scelta di pessimo gusto, una scelta sbagliata: la moda dovrebbe contrastare queste malattie, dovrebbe aiutare le persone a capire che la bulimia e l’anoressia sono un pericolo per la nostra vita e non dovrebbero essere spettacolarizzate o utilizzate come mezzo di comunicazione.
Il fotografo, dal canto suo, si difende:
Nelle nostre foto non stiamo parlando di bulimia, ma la nostra intenzione era quella di raccontare la storia di due sorelle che giocano in un modo pericoloso tra di loro. Ma non abbiamo mai pensato alla questione della Bullimia. Siamo totalmente contrari. Grazie, e scusate se c’è stato un equivoco.
Guardando le immagini incriminate, però, il primo pensiero che ci viene in mente è proprio quello di un chiaro riferimento alla bulimia: rendere glamour, seppur involontariamente come sostenuto dal fotografo, un disordine alimentare come questo è sempre una scelta sbagliata. Ci sono tantissime donne e uomini che nel mondo ne soffrono e che non riescono a trovare una via d’uscita da questo tunnel che li ha inghiottiti. Spettacolarizzare il gesto tipico della persona bulimica in una campagna fashion, così come proporre modelli dalla magrezza disarmante e poco salutare, è non solo una scelta di cattivo gusto, ma anche un esempio negativo che la moda non deve assolutamente dare.
Speriamo che il brand faccia marcia indietro e cancelli le tre foto incriminate: trasmettono un messaggio troppo pericoloso!
Foto | pagina Facebook Schield
Via | Fashionista