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Irene Colzi a FashionBlog: “Voglio una moda comoda alla faccia dei fenomeni da baraccone!”
Irene Colzi, creatrice di Irene’s Closet, si racconta a FashionBlog tra viaggi, social e…un inno alla comodità!
FashionBlog quest’estate va a caccia di fashionblogger. Dopo aver fatto due chiacchiere con Elena Barolo che ci ha parlato del suo Affashionate, oggi abbiamo rintracciato la creatrice di Irene’s Closet, Irene Colzi. Nata a Firenze nel 1987 la nostra ha aperto il suo blog sei anni fa e la sua passione per la moda è diventata nel tempo una vera e propria professione. Oggi Irene viaggia moltissimo, partecipa ad aventi glamour ed ha migliaia di seguaci sui social. Se volete sapere tutto o quasi di lei, siete nel post giusto!
La prima domanda è di rigore: come, quando e perché è nato Irene’s Closet?
Ho aperto Irene’s Closet a ottobre del 2008, quando stavo preparando la mia tesi di Laurea in Economia. L’ho fatto solo come passatempo, vedevo altri blog di moda in giro e mi chiedevo: “Perché non provare?”. Non sapevo assolutamente che un blog potesse essere fonte di guadagno e di lavoro. La consapevolezza è nata dopo. Pensa che ai tempi non avevo nemmeno Facebook! Ho imparato giorno dopo giorno e adesso non posso che essere soddisfatta di Irene’s Closet!
Infatti oggi hai valanghe di follower su Twitter e like su Facebook (oltre 300mila!)…come si fa ad ottenere questo risultato? Ci sveli il tuo segreto?
Uno dei miei vantaggi è stato che il mio blog fosse uno dei primi aperti in Italia quindi ha potuto godere di una visibilità che le ragazze che si imbarcano oggi in questa avventura non hanno. Essendo stato uno dei primi blog, appunto, quando è nato l’interesse per questa realtà, Irene’s Closet usciva subito tra i primi risultati di Google. Poi lo studio dei social aiuta, certo. Sto sempre attenta a quali strategie utilizzare per rimanere sempre al passo ed essere più visibile rispetto alla concorrenza!
Domanda secca: quanto aiuta essere bella per fare questo lavoro?
In confronto ad altre blogger molto più carine di me, io sono una cozza! Loro sono sempre perfette, non hanno mai un capello né un chilo fuori posto. Alcune sono proprio magrissime! A differenza loro, oltre al blog ho una vita, faccio altre cose. E poi…mangio!
Infatti ho visto che di recente hai postato una bella pizza sulla tua pagina Facebook…poi ho dato un occhio alle foto in bikini che hai postato sul blog e mi sono chiesta: “Ma dove la mette la pizza?!”?
Ho giocato dodici anni a pallavolo e oggi continuo a fare sport. In estate mi do al beach volley e poi vado due settimane a fare trekking in montagna. Inoltre mi alleno durante tutto l’anno quindi questo mi salva!
Insomma, sei sempre in movimento! E noto che viaggi anche tantissimo grazie al tuo lavoro…Qual è la meta che più ti è rimasta nel cuore?
Sono stata tre settimane fa in Australia, invitata dall’Ente del Turismo dell’Australia del Nord per visitare la parte più selvaggia di quei luoghi. L’ho fatto perché da qualche tempo il mio blog si è ampliato, quindi non tratta più “solo” di moda ma si concentra anche sul lifestyle: ho una piccola sezione di food, fitness e viaggio ma la componente fashion è comunque sempre presente! Anche in Australia ho passato una giornata alla scoperta della moda aborigena: la loro cultura è così diversa dalla nostra! Loro ad esempio non sono minimamente interessati ai beni materiali…
Ok, e tu sei arrivata dicendo: “Ciao, io sono una fashionblogger”…
Esatto! Abbiamo fatto un incontro con una signora aborigena ed è stato pazzesco! Diciamo che mi ha fatto riflettere molto. Forse mi sono un po’ ridimensionata, ecco. Comunque, anche per questa ragione, l’Australia resta il viaggio più bello e arricchente che io abbia mai fatto per lavoro!
Ma invece c’è chi non si ridimensiona proprio per niente, anzi! Tempo fa dicevi: “Per la Fashion Week non occorre vestirsi da fenomeni da baraccone!”. È un consiglio molto saggio ma sembra davvero difficile da seguire per molte…C’è qualche look particolarmente bizzarro che ti è capitato di vedere durante le sfilate?
Guarda, di recente al Pitti visto un tipo…cioè in realtà non so nemmeno dirti se fosse un uomo o una donna. Comunque era vestito con una tuta dalla testa ai piedi e con “dalla testa ai piedi” intendo che la cosa che aveva indosso, qualunque “cosa” fosse, gli copriva anche la faccia! Sul colore non so pronunciarmi: penso fosse prevalentemente sul verde, ma un verde cangiante, indefinito. Comunque il punto è che aveva anche gli occhi coperti e io mi chiedevo, tra le altre cose, come facesse a camminare…
Chissà quante craniate si sarà preso! Ma tu invece come ti vesti per andare alle sfilate?
Sono un po’ atipica perché continuo a vestirmi come agli altri eventi a cui partecipo. Generalmente alla Fashion Week vado con scarpe comode perché bisogna camminare tanto e con i tacchi non ce la faccio! Non credo sia necessario vestirsi in modo troppo stravagante e “tirato” per andarci. Ci possono essere anche scarpe e outfit comodi e comunque carini…
Mi stai facendo un inno alla praticità, praticamente…
Sì, assolutamente. Sottoscrivo!
Insomma, tra viaggi ed eventi sembra che tu non abbia mai un secondo libero! Eppure si dice che fare la fashionblogger non sia un lavoro vero…”Cosa ci vorrà mai a fare la fashionblogger!”, mormorano le malelingue…come rispondi a questa provocazione?
Prima di tutto ci vogliono conoscenze tecniche per aprire il blog sopratutto se non hai alle spalle nessun tipo di investimento, come me quando ho iniziato. Poi devi avere creatività nei contenuti per riuscire a portarlo avanti. Con tutta l’offerta che c’è di questi tempi, non è sempre facile! Inoltre è necessario rimanere sempre connessi per interagire con le persone che seguono il blog continuando a postare e rispondere a ciò che dicono. Ci vuole tanto tempo, tanta passione e anche tantissima pazienza, soprattutto quando ti trovi davanti ai soliti commenti acidi…
Ecco, come ti poni davanti a questi “commenti acidi”?
All’inizio ci rimanevo parecchio male: sentirsi dire cose cattive non è certo piacevole! Poi ho imparato a farmi scivolare di dosso episodi di questo tipo. Non rispondo mai a tono perché credo sia la cosa più inutile da fare. Quando c’è da rispondere, lo faccio sempre in modo tranquillo ed educato. Altrimenti lascio correre…
Allora adesso ti diamo la possibilità di “vendicarti” ed essere “acida” quanto vuoi! Cosa promuovi e, sopratutto, cosa bocci delle tendenze che vedi in giro in questa estate 2014?
Mi piacciono molto le gonne a vita alta sotto al ginocchio rigorosamente colorate o a fantasia. Adoro anche le scarpe basse…del resto sono sempre quella dell’inno alla comodità, no? Boccio invece il ritorno dei calzini sotto al ginocchio. Ho visto anche al Pitti molti uomini che li mettevano coi pantaloncini e no…proprio non se ne parla!