Moda Uomo
Moda uomo: tendenze primavera estate 2015
Mentre a Milano il sipario, tra uno scalpiccio che si allontana ed una luce che si spegne, ondeggia ancora sulla settimana della moda maschile, è bene passare diligentemente in rassegna tutte le tendenze, piccole e grandi, che sono emerse, in questi giorni di “caotica eleganza” , dalla kermesse milanese.
Dopo gli show in passerella, i parterre gremiti di stelle di diverso ordine e grado, le luci su Milano si sono spente ed il popolo della fashion scene, instancabile e stacanovista, irrequieto e caparbio ha già raggiunto l’ altra celebrata capitale della moda e dello stile: Parigi. Qui si prepara naturalmente ad affrontare, ancora insaziato e perennemente famelico (come non comprenderli?), una nuova e non meno impegnativa kermesse. Ma prima di tuffarci a pesce nelle proposte francesi, di lasciarci travolgere dai vari Dior e Hermès, urge fare subito il punto della situazione di casa nostra. Stilare una sintesi dei maggiori trend che hanno governato la settimana della moda italiana e che, fra un anno esatto, saranno gli irresistibili tiranni dei nostri armadi. I piccoli ma incontestabili re della nostra inquieta e mossa vanità.
La riga
Di certo, nella prossima stagione calda porteremo con tutta la nonchalance e disinvoltura di cui saremo capaci la riga. Da Emporio Armani a Gucci, passando per Jil Sander, il motivo rigato, in tutte le sue variazioni, ha regnato pressoché ovunque, invadendo imperterrita giacche e pantaloni, borse e camicie. Una piccola, squisita ossessione con cui, da marzo a settembre, dovremo fare più volte i conti.
Il pantalone alla caviglia
Il pantalone (altro trend incontestabile, prendete pure nota) sarà spesso e volentieri corto e spavaldamente alla caviglia ( e nei casi più estremi lambirà addirittura il polpaccio). Un diktat che ha unito stilisti diversi e distanti tra loro come l’inappuntabile Giorgio Armani e gli esuberanti e dinamici gemelli Dsquared. La scarpa pertanto spiccherà immancabilmente. Immancabilmente richiamerà l’attenzione su di sé. Così se Gucci punta sul mocassino con piccoli ganci d’ottone, nomi altrettanto importanti scelgono invece calzature colorate oppure sandali di gusto francescano.
Impunture ed affini
Molto in auge risultano anche profilature ed impunture. Primo fra tutti Prada che ha mandato in passerella diversi outfit con “bordure” in contrasto. Un leit-motif che ha trovato terreno fertile anche altrove. Impossibile non citare, almeno en passant, gli ensemble bianchi di Gucci, dove la profilatura si fa notare come su un tailleur di Coco Chanel.
La canotta
Il nostro elenco di tendenze non può essere tale se non citiamo, anche se solo di corsa, la canotta. Calvin Klein l’ ha sovrapposta e stratificata in nuances chiare ed accenti di colore, Dolce& Gabbana l’ha disegnata nera come la pece, Roberto Cavalli l’ ha voluta invece ora trasparente, ora colorata, ora esoticissima ed animalier, dedicandola, sicuramente, ai più audaci tra di noi.
Il colore e le sue tendenze
Tra i colori a Milano in verità ha brillato più di altri un non colore come il bianco. Un bianco, badate bene, luminoso abbinato spesso a tinte vibranti come il verde mela o l’azzurro cielo. Dai pantaloni alle giacche ai soprabiti il bianco sarà, intero oppure spezzato, una presenza pressoché costante. Nota ricorrente ed accecante di due intere, lunghissime stagioni.
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