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Vivienne Westwood: “Mi deve piacere: è l’unico criterio quando disegno qualcosa”
La 73enne stilista inglese, icona del movimento punk e della moda più creativa, si è raccontata a punti in una breve intervista su di sé, sulla politica e gli attivismi, oltre che su Stella McCartney e Julian Assange.
E’ la dama suprema della moda inglese, colei che reinterpreta da più di trent’anni sulle passerella la tradizione del tartan dandogli ogni volta un’espressione diversa: Vivienne Westwood avrà anche 73 anni e una vita più che avventurosa alle spalle, ma di certo non frena i suoi entusiasmi e la sua lingua polemica, in grado di dare voce ad ogni opinione della stilista britannica.
In attesa della ricca autobiografia di Vivienne Westwood, la cui uscita sarebbe prevista all’incirca per Ottobre 2014 con la consulenza dello scrittore Ian Kelly, la Dama della moda inglese ha avuto modo di presentarsi in una breve intervista a punti che ha cercato di abbracciare diverse materie dello scibile umano; naturalmente le domande primarie si sono concentrate sulla moda e sullo stile, come pure sulla creatività e l’ispirazione, ma non sono mancati gli strali sull’attivismo, la politica e la religione: Vivienne Westwood è una nota ambientalista e di recente ha partecipato al video virale dell’ultima campagna della PETA contro gli sprechi di acqua.
Alcune delle pillole di saggezza di Vivienne Westwood sono davvero universali, a nostro parere, e danno una fotografia esatta della persona che Dame Vivienne è diventata nel corso della sua lunga carriera. Dopo i trionfi della London Fashion Week con la collezione Red Label, la Westwood si prepara ad una nuova stagione personale e creativa.
Mi deve piacere: è l’unico criterio che ho quando disegno qualcosa.
Ci sono dei segnali nei miei negozi che dicono “compra di meno, scegli bene, fallo durare”. Sono d’accordo, la moda è qualcosa di tremendo, si basa sulla continua tentazione di comprare. Ma si dovrebbe comprare di meno.
La moda mi dà voce, mi dà prestigio. E’ il motivo per cui non vado in pensione, non chiudo l’azienda e rinuncio a tutto.
Io e Stella McCartney vogliamo fare ancora delle campagne insieme. Lei ha appena firmato la lettera dove chiediamo al governo di non proseguire con il fracking finché le persone non saranno coscienti di quali sono i fatti.
Julian Assange è il mio eroe. Ha fatto più di chiunque altro per impressionare l’opinione pubblica. La maggior parte delle persone non pensa che il cambiamento dipenda da loro, pensa che succederà in ogni caso.
Ho evitato la mia biografia per moltissimo tempo, ma Andreas (il marito) mi ha convinto ha farla. E’ importante per alcune persone parlare del proprio passato, ma io non sono una che viva nel proprio e davvero non mi interessa parlarne più di tanto.
Il mondo ha dimenticato più di ciò che sappia. Il consumismo è diventato un buttare via il passato, ma per avere una relazione col mondo dobbiamo essere legati al passato attraverso l’arte e la lettura. Ti dà il senso critico sulla tua vita e capisci che non stai facendo nulla.
Il carattere ce l’hai dalla nascita. Il modo in cui i miei figli mi hanno guardata il primo giorno è lo stesso in cui mi guardano oggi. I miei figli sono persone rispettabili, non si comporterebbero mai da str*nzi con qualcuno.
Non c’è che dire, madame Vivienne Westwood sa sempre come dire la sua di fronte all’opinione pubblica.
Via | The Guardian , Independent