Stilisti
Come pronunciare i nomi degli stilisti, il video tutorial
Dagli impegnativi appellativi giapponesi ai musicali francesi, passando per gli americani e gli inglesi, un video spiega come non sbagliare la pronuncia e fare sempre bella figura.
https://www.youtube.com/watch?v=EaE8TAZHa-8
Alzi la mano chi è convinto di saper pronunciare con sicurezza le parole più astruse in italiano: sarete in molti a ostentare sicumera pronunciando con noncuranza un veloce “precipitevolissimevolmente”. Bene, tutti d’accordo.
Ma le altre lingue? Come ci si trova nel pronunciare la corretta fonetica delle parole straniere? Di strafalcioni di fronte all’inglese, al francese o al tedesco ne son pieni i telegiornali e i programmi televisivi, con tanto di effetti comici di fronte alle difficoltà più conclamate come i nomi dei politici stranieri, dalle complicate evoluzioni delle lingue del sudest asiatico fino alla spiccata arrendevolezza degli appellativi sudamericani o africani.
Alla risoluzione del problema dei nomi degli stilisti nel campo della moda ci hanno pensato i creativi di i-D, che hanno realizzato un video tutorial delizioso e utilissimo con tutte le pronunce corrette dei nomi più difficili tra i designer mondiali: da Azzedine Aläia fino a Ermenegildo Zegna, di certo impegnativo per i colleghi giornalisti stranieri (ma pure per qualche italiano..), passando per l’ostica c dolce in Versace fino all’arrotata perfezione di Hermès e la scivolata nasale di Junya Watanabe, non manca nulla dei nomi più impegnativi del mondo della moda.
Il video è stato diretto da Barnaby Roper e i “pronunciatori” di nome sono varie voci provenienti da tutto il mondo: Esmerelda Seay-Reynolds dagli Stati Uniti, Grace Bol dal Sudan, Grace Mahary dal Canada, Hanne Gaby Odiele dal Belgio, Josephine Skriver dalla Danimarca, Sigrid Agren dalla Francia, Soo Joo dalla Corea del Sud, Tao Okamoto dal Giappone, Tilda Lindstam dalla Svezia e Xiao Wen Ju dalla Cina, ripetuti da una voce artificiale che riporta la trascrizione fonetica.
E l’Italia? Nessuno della nostra lingua ha partecipato al progetto: le pronunce dei nomi italiani sono stati affidati ad altre nazionalità. Ci sentiamo messi da parte? Ma no, suvvia: anche noi ne abbiamo da imparare, visto che più che restare in Italia i nostri marchi emigrano piano piano verso l’estero…
Via | i-D