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John Galliano e Dior si danno ancora battaglia in tribunale
Si torna in tribunale. La vicenda, che ha portato al licenziamento di John Galliano da direttore creativo di Dior, non è ancora finita e il caso sarà esaminato dalla Corte d’Appello di Parigi.
John Galliano non riesce a voltare pagina, perché i suoi guai legali non sono ancora completamente finiti. Lo stilista per 15 anni, dal 1996 al 2011, ha lavorato per una delle maison francesi più prestigiose al mondo, Dior, fin quando all’uscita di classico caffè parigino, Galliano, completamente ubriaco, ha offeso una coppia con insulti antisemiti. C’è stata, in ordine, prima la sospensione e poi il licenziamento.
È stato un divorzio davvero disastroso, l’immagine dello stilista è caduta a picco e si è ritrovato esiliato dal mondo della moda, finché circa un anno fa Anna Wintour e Oscar de la Renta non gli hanno teso una mano per risalire. Se questo brutto episodio sembra ormai storia vecchia, le questioni legali non si sono ancora esaurite: il 4 febbraio scorso il Tribunale del lavoro doveva decidere sul licenziamento, contestato dallo stilista inglese.
In realtà, la Christian Dior Couture e la sua controllata, la John Galliano, si sono opposte, perché Galliano non è mai stato un semplice dipendente (con tutti i diritti che converrebbero allo stilista), ma più un consulente e di conseguenza il trattamento di fine rapporto non deve essere trattata in questi termini dal Tribunale del lavoro. La causa del licenziamento infatti è una questione sanitaria e non professionale.
Se poi si guarda ai numeri, c’è da spaventarsi. L’avvocato di Galliano sostiene che lo stilista prendesse 3,7 milioni di euro all’anno, mentre Dior di 5 milioni all’anno. E non finisce qui, perché esiste un altro procedimento, pendente dinanzi al Tribunale di Commercio, per la richiesta di John Galliano di danni alla casa di moda. La parola passa alla Corte d’Appello che dovrà decidere entro il 28 novembre.
Via | Corriere