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Fashion Week: Digital P.R., Bloggers, Uffici Stampa. I retroscena di un rapporto controverso.
Richieste di accredito versus uffici stampa, blogger versus digital p.r. La classifica dei migliori P.R. della Milano Fashion Week ed i retroscena del nostro apparentemente “sbrillucicoso” lavoro.
Pensate che partecipare ad un evento qualsiasi della Fashion Week sia cosa facile? Vedere una delle sfilate e raccontarvela sia come cantar una storia? Vi sbagliate. Non è per nulla facile.
Il nostro lavoro, quello sul web, di scrivere (talvolta anche in tempo reale), di raccontarvi il “circo della moda” (cit. Suzy Mankes) non è un gioco da ragazzi.
La prima grande difficoltà è instaurare un rapporto con gli uffici stampa, farsi accreditare alle sfilate è tanto difficile quanto richieder udienza al Papa.
Normalmente la prima risposta che ti viene data, ammesso che ci sia, quando invii una richiesta di accredito ad una delle grandi griffe della moda è: “siamo spiacenti ma, vista la scarsa dimensione della sala non è stato possibile accogliere la sua richiesta di accredito” , che ti verrebbe da rispondergli come mai però trovi il posto per la “fighetta” di turno con il suo cane e il figlio dell’amico del nipote del suocero dell’amministratore delegato di FIAT Paraguay!?
Ma superiamo la presenza inutile al mondo di alcune personcine, che ti dici, vabbè in fondo Milano è già abbastanza inquinata, perché privarsi di un po’ di monossido di carbonio in più…
La cosa che più mi perplime, è il fatto stesso che quando tu, giornalista/blogger/povero imbecille che farai loro un pezzo sul World Wide Web, non vieni minimante calcolato o meglio ancora posizionato in ottantatreesima fila dove sarai fortunato ad avere una connessione smartphone al top per poter vedere la sfilata in streaming sullo schermo…
Noi, in fondo, non facciamo girare il nome del marchio, non siamo uno strumento di pubblicità praticamente gratuita, meglio la starlette che comparirà domani su Telelombardia o su Novella 3000.
Ma, per nostra fortuna, ho trovato in questi anni persone che sono arrivate alla comprensione che esiste un web 2.0 e che siamo prossimi ad altre evoluzioni, dove, secondo la letteratura scientifica di settore, intorno al 2017 la carta stampata dovrebbe quasi del tutto sparire e con essa la maggior parte dei sistemi informativi che noi oggi conosciamo per lasciar spazio al mondo del Web. In un’ ottica di questo tipo, sono veramente convinto che non solo bisogna guardare ai numeri di un sito, ma anche al suo contenuto ed a ciò che esso possa rappresentare come “immagine” per l’azienda. Penso che ormai non sia particolarmente prestigioso esser pubblicati da alcuni blog/blogger, ma sia necessario applicare dei parametri qualitativi, non solo quantitativi.
Fatto questo preambolo vi segnalo alcuni nomi di P.R. che questo discorso lo hanno recepito e soprattutto, conoscendo la difficile arte delle Pubbliche Relazioni, hanno e sanno mettere in pratica il loro “savoir faire” per riuscire ad evolvere il loro modo di lavorare sempre più vicino alle esigenze delle aziende che rappresentano.
Marco Loriga – Mila Schon (la “o” ha la dieresi, ma non so come si metta, sorry!)
“Ansiogino”, soprattutto nel momento concitato pre-sfilata. Questo responsabile della comunicazione della storica maison meneghina, è una persona educata e carina, che riesce sempre a gestire ogni situazione con garbo. Nei suoi anni di esperienza durante le Fashion Week, si rende sempre disponibile al confronto ed è stato sicuramente uno dei fautori della grande rinascita del marchio, grazie alla sua grande professionalità.
Mara Terenzi – Sergei Grinko
Donna simpatica ed energica, il suo sorriso è sempre pronto ad accogliere i suoi ospiti, e da bravissima padrona di casa, cerca sempre di coccolare ogni singolo individuo presente nel parterre delle sue sfilate.
Patrizio Brunelli – Aigner
Carino e cortese, accoglie ogni persona con un gran sorriso e, con fare estremamente elegante, chiede ed intrattiene, seppur per pochi istanti. Uno dei pochi che alla mail con il post sulla sua sfilata, realizzato in diretta sul mio blog, ha risposto con una serie di mail di ringraziamento.
Estremamente raro.
Davide Granata e Federica Biamonti – Simonetta Ravizza
Il sorriso di entrambi è di per sé ammaliante, il fare francesiforme di lei è propriamente “charmant”, mentre lui riesce sempre a dedicare qualche istante per una stretta di mano ed un saluto premuroso. Eleganti, li considero un po’ la coppia d’oro della Fashion Week.
Maximilian Litz
Tutti estremamente fantastici, efficaci e premurosi. Hanno sempre posto attenzione alle esigenze di tutti.
Isabella Errani
Lei sempre molto inespugnabile, ha scoperto recentemente il mondo dei digital grazie a Giuseppe Di Rosalia, che alla sua prima sfilata è stato semplicemente delizioso, timido.
Grazie a lui anche questo importante studio si è avvicinato al mondo dei blogger e sono convinto che la grande professionalità della Sig.ra Errani, porterà lontano il suo studio ed anche il caro Giuseppe.
Conclusione
Forse qualcuno dei top l’ho dimenticato, e me ne scuso, per gli altri non mi esprimo volontariamente. Ma vorrei che questo mio post di ringraziamento fosse un buon consiglio e una critica costruttiva nei confronti degli altri. Forse sono l’ultima ruota del carro.
Ma, come tanti e come voi P.R., anche noi stiamo lavorando ed un sorriso, un buongiorno, una stretta di mano, rendono ogni pillola molto ben digeribile. “Grazie” e “prego”, sono parole mai troppo inflazionate. Anche perché un grazie qualche volta, bisogna saperlo dire.
GRAZIE.