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“The Iron Girls”, la mostra di Rika con Helena Christensen e Julianne Moore
Una mostra racconta di donne speciali, dalla forte personalità e dal talento indiscusso. L’appuntamento è per il 18 luglio al Matches’ Townhouse di Londra.
È una mostra sui generis, quella ideata dal brand svedese Rika in collaborazione con Matchesfashion.com: si intitola “The Iron Girls” e ritrae donne del calibro di Julianne Moore, Dree Hemingway, Josephine de la Baume e Helena Christensen. Segni particolari? È incentrata su una bellezza tutta al femminile – che per una volta non è solo quella esteriore -, parla di moda – ma non solo – ed è anche una capsule collection acquistabile online. Rika viene lanciato nel 2006 dalla stilista svedese Ulrika Lundgren con l’obiettivo di rappresentare l’estetica scandinava: “pulita, fresca e reale”. Nel 2010 è la volta della rivista, che prende lo stesso nome del marchio moda divenuto in breve tempo cult tra fashionisti e addetti ai lavori.
Per realizzare questo progetto la stilista ha chiamato a raccolta le donne più belle, talentuose e potenti del mondo della musica, dell’arte, del cinema e della moda. Gli scatti, tutti rigorosamente in bianco e nero, mostrano la forza e l’intensità di queste donne e sono firmati dalla fotografa fashion Jen Carey, che racconta al Telegraph i dettagli del progetto:
“A Rika siamo sempre ispirati da donne incredibili, forti e di talento. L’obiettivo di questo progetto è quello di celebrarle così come sono. Ogni donna che condivide la nostra filosofia, così come un’amicizia. È un sogno che si avvera avere avuto l’opportunità di lavorare con tutte queste donne in un unico progetto, che non è stato senza sfide. Coordinare tutto per poter girare a New York, Londra e Parigi in un breve lasso di tempo è stata una sfida. Il soggetto più a proprio agio davanti all’obiettivo è stata Josephine de la Baume. È arrivata direttamente dall’aeroporto, e pur avendo affrontato un viaggio in aereo è riuscita a trasmettere un’energia pazzesca che ha irradiato il set.
C’è un vantaggio nel conoscere il soggetto quando si scatta un ritratto, soprattutto quando ci sono vincoli di tempo. A Londra abbiamo girato tutto in un giorno, spendendo non più di 30 minuti su ogni scatto. Mi piace usare la luce naturale, aiuta a catturare qualcosa di speciale.”